App Store, il negozio virtuale di applicazioni targate mela morsicata, potrebbe essere stato bloccato in Iran. Al momento non giungono conferme ufficiali dal gruppo di Cupertino, ma solo testimonianze dirette dagli utenti: da qualche ora, i possessori di un device iOS non riescono ad accedere alla piattaforma, se non mascherando il loro IP.
Il primissimo report è giunto da Bleeping Computer, con la raccolta di alcune testimonianze da parte degli stessi utenti. Secondo quanto reso noto, a partire dalle 15.30 del pomeriggio di ieri i possessori di un iDevice non riescono più accedere ad App Store, per aggiornare le applicazioni già disponibili sui loro dispositivi o scaricarne di nuove. Secondo il ricercatore locale Meysam Firouzi, non si può al momento escludere un blocco a livello statale, poiché sembra essere stato implementato un sistema di limitazione basato sugli IP. Sfruttando una VPN, e impostando perciò un IP estero, App Store continua a essere pienamente raggiungibile.
Così come già accennato, Apple non ha al momento commentato la vicenda, anche se l’azienda appare verosimilmente estranea a quanto successo. Di norma, il gruppo di Cupertino si limita a rimuovere da App Store singole applicazioni che potrebbero violare le normative locali dei Paesi in cui opera, ma non ha mai previsto né implementato un blocco totale all’accesso. La responsabilità pare quindi essere a completo appannaggio delle istituzioni iraniane, anche se al momento non sono ben note le ragioni.
Si ipotizza che la mossa possa dipendere dalle sanzioni volute dall’amministrazione Trump contro l’Iran, tanto che negli ultimi mesi diversi prodotti a stelle e strisce sono stati vietati nella nazione. Secondo quanto riportato da AppleInsider, già dallo scorso agosto Apple avrebbe incontrato intoppi vari nella vendita di hardware e software nel Paese. Non resta che attendere, di conseguenza, un comunicato ufficiale da parte della società informatica di Cupertino.