Apple introduce nuove linee guida per gli sviluppatori di App Store, questa volta con un intervento diretto ai titoli delle applicazioni. Così come riporta VentureBeat, infatti, il gruppo di Cupertino avrebbe decido di bloccare i software che riportano espliciti riferimenti di prezzo nel titolo, allo scopo di attirare le attenzioni dei consumatori. In particolare, il gruppo californiano potrebbe contrastare direttamente l’aggiunta delle parole “FREE” e “GRATIS“, per garantire una concorrenza più equa all’interno del suo store digitale.
Secondo quanto reso noto dalla redazione del magazine statunitense, alcuni sviluppatori avrebbero ricevuto una richiesta dallo stesso team di App Store, volta all’eliminazione della parola “free” dai titoli delle loro applicazioni. La richiesta si manifesterebbe a seguito della sottomissione di nuovo software, o dell’aggiornamento di un titolo già in precedenza approvato, tramite gli strumenti di iTunes Connect. Non è però tutto, poiché le nuove indicazioni si estenderebbero anche alle icone del software, nonché agli screenshot forniti per la descrizione ospitata sul negozio virtuale.
Il nome della tua app, le icone, gli screenshot o le anteprime che verranno mostrate in App Store includono dei riferimento al prezzo dell’app, quest’ultimo non considerato parte dei metadata di questi elementi. Per favore, rimuovi ogni riferimento al prezzo dal nome dell’app, incluse ogni informazione relativa alla gratuità o allo sconto dell’applicazione. In caso volessi pubblicizzare delle modifiche al prezzo dell’applicazione, sarebbe appropriato inserire queste informazioni nella descrizione dell’app. Le modifiche al prezzo dell’app possono essere gestite dalla sezione Prezzo e Disponibilità di iTunes Connect.
Si tratta di un intervento probabilmente molto esteso, quello optato dalle parti di Cupertino, considerato come migliaia di sviluppatori propongano i loro titoli sia in versione gratuita che a pagamento, specificando proprio nel titolo quale delle due alternative sia liberamente scaricabile sugli iDevice. Al momento, tuttavia, non è dato sapere se le richieste di Apple siano sporadiche o, ancora, sistematiche per tutti gli sviluppatori abbiano sposato lo stesso sistema di promozione.