App Store ha una nuova illustre vittima: i Nine Inch Nails. Una delle band più tecnologiche e interattive del panorama musicale internazionale si è vista negato l’accesso ad App Store.
Non è la prima volta che Apple si rifiuta di inserire nel proprio store celebri applicazioni, tanto che ci si chiede quali effettivamente siano i criteri d’accesso al famoso negozio online. Nel caso specifico dei Nine Inch Nails, il secco no deriverebbe dalla presenza di contenuti opinabili nei testi delle canzoni presenti nell’applicazione.
Trent Reznor, leader della band, ha dichiarato via Twitter che alla base del problema ci sarebbe l’album “The Downward Spiral”, pubblicato dalla band nel 1994. I contenuti di questa opera sarebbero troppo espliciti per poter essere distribuiti pubblicamente su App Store, nonostante continuino ad essere liberamente scaricabili da iTunes Store.
Dopo lo scandalo Baby Shaker, sembra che Apple abbia rinforzato il controllo delle applicazioni per non cadere in nuovi errori. Sembra lecito chiedersi per quale motivo Cupertino non abbia ancora introdotto un sistema di segnalazione dei contenuti, simile al Parental Explicit Content utilizzato in iTunes. Un simile stratagemma toglierebbe Apple da qualsiasi disagio connesso alla vendita di queste applicazioni e, allo stesso tempo, potrebbe liberare la creatività degli sviluppatori dai paletti all’accesso.