È solo delle ultime ore la notizia secondo la quale Big Fish Games attivava su App Store il primo abbonamento mensile a pagamento per l’utilizzo di un intero pacchetto giochi (nel caso specifico, quello di Big Fish), introducendo di fatto una novità importante all’interno della politica di Cupertino, che ha sempre previsto l’acquisto singolo delle app. Tuttavia, poco dopo l’ingresso di questa inedita formula, denominata “Play Instantly!”, Apple ha deciso di rimuovere Big Fish e le relative applicazioni dallo Store, senza rilasciare alcuna spiegazione.
Il fondatore di Big Fish, Paul Thelen, si è dichiarato molto sorpreso riguardo la scelta di Apple, assicurando che le due aziende avevano lavorato a stretto contatto per diverso tempo al fine di portare a giusto compimento tutti i requisiti utili all’attivazione del servizio. Secondo Thelen, infatti, Apple aveva ufficialmente approvato, tramite comunicato stampa, la formula di abbonamento prima che questa venisse rilasciata sullo Store. E sarebbe stata una svolta: gruppi come Zynga avrebbero potuto approfittare della medesima idea per dare accesso ai propri titoli, aprendo un nuovo potenziale mercato sul marketplace di Cupertino.
App Store presenta un database da oltre 500.000 applicazioni scaricabili, ma Apple ha approvato uno ad uno ogni singolo software prima che questo venga reso disponibile diversamente dalla politica di Google con Android Market che non prevede alcun processo di revisione. Dunque, la disattivazione dell’abbonamento Big Fish potrebbe proprio dipendere da una semplice incomprensione fra le parti o da una approvazione errata corretta in ritardo.
Difficile però credere semplicemente all’errore. In assenza di spiegazioni, quindi, la questione rimane in sospeso.