Il 2011 ormai alle spalle verrà ricordato in ambito tecnologico non solo per il gran numero di dispositivi e tecnologie presentati, ma anche per le diatribe legali che hanno visto protagonisti alcuni big del settore. Apple e Samsung, in particolare, hanno dato vita a uno scontro giudiziario che prosegue dalla scorsa primavera, combattuto a suon di brevetti. Sono dunque le proprietà intellettuali a rappresentare uno strumento ormai irrinunciabile per avere la meglio sulla concorrenza, tanto che la società di Cupertino ne ha registrati 676 in dodici mesi (563 nel 2010).
Lo confermano i dati diffusi dall’U.S. Patent and Trademark Office, che vedono la mela morsicata posizionarsi al 39esimo posto fra le aziende più attive in questo campo. In testa, inarrivabile come ormai accade da parecchi anni a questa parte, IBM con ben 6.180 brevetti depositati negli Stati Uniti.
Tornando a Samsung, anche l’azienda sudcoreana si è dimostrata molto attiva nel 2011, con 4.894 brevetti registrati, seguita in questa particolare chart diffusa dall’IFI Claims Patent Services da Canon (2.821), Panasonic (2.559), Toshiba (2.483), Microsoft (2.311) e Sony (2.311).
Il portfolio brevetti di Apple, in costante espansione come quello della concorrenza (Google ne ha da poco acquisiti oltre 200 da IBM), servirà ai vertici di Cupertino per dimostrare la paternità di tecnologie e design riguardanti i prodotti commercializzati nelle aule di tribunale, come già accaduto nelle cause con Motorola, HTC e Samsung, giusto per citarne alcune.