Strada in discesa per il jailbreak su processori A5 e A5X, almeno stando a quanto riportato su Twitter dall’hacker iH8sn0w. A quanto pare, su questa famiglia di SoC ARM sarebbe stato rilevato un exploit iBoot che consentirebbe il jailbreak perenne dei dispositivi, praticamente a vita. Si tratterebbe di una falla hardware, a cui Apple non può porre rimedio con un normale aggiornamento software.
Il jailbreak perenne non è ancora disponibile agli utenti e non è detto che lo sia nell’immediato futuro, come è lo stesso sviluppatore a sottolineare sui social network. Senza entrare in tecnicismi che non competono a questa sede, pare che il varco rilevato sia simile a quelli di bootrom scovati in passato su iPhone 4, quindi direttamente connessi all’hardware. Dopo aver pubblicato su Twitter le chiavi AES dei processori A5, iH8sn0w ha lasciato intendere come un eventuale tool di jailbreak funzionerà da subito su tutti gli iDevice compatibili, anche per le future release come iOS 8.
So looks like all my A5(X) devices are fully untethered and jailbroken for life now. :)
— @iH8sn0w@infosec.exchange (@iH8sn0w) February 1, 2014
Volendo semplificare e senza pretesa di essere esaustivi, per sottoporre un dispositivo a jailbreak gli hacker devono trovare una via d’accesso, un modo per prendere il controllo del terminale e caricare quindi un bootloader e un firmware modificati rispetto a quelli Apple. Solitamente si tratta di falle software – come quella famosa sui PDF – delle dimenticanze di sicurezza che Cupertino poi corregge con le versioni successive di iOS. È per questo motivo, infatti, che a ogni release del sistema operativo la comunità degli sviluppatori invita gli utenti interessati a non effettuare l’aggiornamento. Quando la falla è invece a livello hardware, Apple non può di certo correggerla da remoto: dovrebbe sostituire tutti i processori dei device affetti. E così il jailbreak diventa “a vita”: quel varco rimarrà sempre aperto e, in linea teorica, lo modifica di iOS potrebbe giungere nel giorno stesso del lancio pubblico di una nuova versione.
Si è però ancora nella fase preliminare: scoperto il bug, servirà del tempo per la realizzazione di tool appositi, sempre che la community dei developer decida di farlo. I modelli affetti sarebbero iPad 2, iPhone 4S, iPod Touch di quinta generazione, la terza versione di iPad e iPad Mini. Non si tratta di iDevice recentissimi, tuttavia la loro longevità è assicurata ancora per qualche tempo, anche perché iPad Mini è da poco più di un anno in commercio. Si sospetta, quindi, che almeno iOS 8 e iOS 9 siano inclusi, dopodiché inizierà il normale processo di obsolescenza targato mela morsicata.