Apple potrebbe dire addio a Samsung già con i processori A8, anticipando così il passaggio totale ad altri partner. A quanto pare, il gruppo sudcoreano non sarebbe sufficientemente preparato nella fabbricazione di chipset a 20 nanometri, quelli che la Mela vorrebbe impiegare nei futuri iPhone e iPad.
Il fatto che Apple si volesse allontanare da Samsung, e non solo per le diatribe che da anni contrappongono i due colossi nelle aule di tribunali, è noto da tempo. Non a caso Cupertino avrebbe stretto una partnership strategica con TSMC, azienda di Taiwan che potrebbe iniziare la fornitura di chipset già da questo 2014 appena iniziato. Fino a pochi mesi fa, però, si è ipotizzato che TSMC potesse farsi carico solo del 70% di tutto il fabbisogno di Apple, mentre il restante 30 sarebbe rimasto ad appannaggio della tradizionale partnership con Samsung. Qualcosa, però, è cambiato.
Pare che la resa dei test preliminari di Samsung per la fabbricazione di chip A8 sia molto bassa, più di quanto Apple richiederebbe, per alcune fisiologiche necessità nell’adattare i processi industriali ai 20 nanometri. Allo stesso tempo, però, TSMC avrebbe dimostrato performance maggiori, quindi da Cupertino si sarebbe deciso di investire unicamente sul collaboratore di Taiwan aumentandone gli ordini e aiutandolo nell’espansione degli impianti. Inoltre, TSMC avrebbe già dimostrato di poter mettere in atto delle economie di scala per passare dai 20 ai 14 nanometri, dimensione che verrà probabilmente adottata con gli A9 di iPhone 7. L’addio definitivo a Samsung potrebbe quindi compiersi entro la metà del 2014, anziché nel biennio 2015-2016 come precedentemente ipotizzato.
Non è però tutto sul fronte degli A8. Delle indiscrezioni dall’oriente parlano di un chipset non ancora capace di integrare direttamente le funzioni LTE, che rimarranno gestite da un processore dedicato prodotto da Qualcomm. Non vi sono novità sulle caratteristiche hardware rispetto a quanto emerso in passato: Apple vorrebbe degli iPhone e degli iPad davvero compatibili con tutte le frequenze LTE del globo, comprese anche quelle che verranno affidate e gestite solamente in futuro.