Apple avrebbe voluto acquisire la casa di produzione di Ron Howard e Brian Grazer, prima ancora di lanciarsi nell’avventura di Apple TV+. È quanto rende noto Bloomberg, sottolineando come il gruppo di Cupertino abbia a lungo sperato di poter far propria una realtà televisiva o cinematografica già avviata, per poi cambiare strategia e partire da zero.
Varie indiscrezioni erano circolate già diversi anni fa, così come ricorda AppleInsider, senza però trovar conferma. Nel corso del 2017, ad esempio, si è discusso ripetutamente dell’interesse manifestato dalla società di Apple Park per diverse realtà creative di Hollywood. Oggi si scopre come fra i prescelti di Cupertino vi fosse Imagine Entertainment, la compagnia fondata da Ron Howard e Brian Grazer.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, Eddy Cue sarebbe andato in avanscoperta per cercare di convincere i due proprietari all’acquisizione dell’azienda da parte del colosso californiano. Lo stesso Tim Cook, peraltro un grande fan di Ron Howard e di “Happy Days”, sarebbe sceso in campo per concludere la trattativa, ma l’accordo non è mai stato raggiunto. I due produttori, infatti, pare non avessero intenzione di lavorare per un’azienda dalle dimensioni ciclopiche, preferendo invece un approccio più intimo alla creazione di contenuti cinematografici e per la televisione.
Dato il mancato accordo con Imagine Entertainment, Apple ha deciso di cambiare strategia, optando per la produzione in proprio degli show e per partnership mirate con aziende terze. È proprio per questo motivo che l’azienda ha deciso di assumere Zack Van Amburg e Jamie Erlicht, due dirigenti di Sony, per sviluppare il nuovo servizio di streaming video targato mela morsicata. Nel corso di una recente intervista, Erlicht ha confermato quanto già emerso sulla stampa:
Zack e io sapevamo di dover creare degli show di elevata qualità. Quel di cui non eravamo al corrente, con il senno di poi, era come creare da zero un servizio premium per Apple.