Nuova tornata di acquisizioni per il gruppo di Cupertino: sembra che lo scorso gennaio Apple abbia conquistato Camel Audio, una società specializzata in plugin, sintetizzatori, effetti, librerie musicali, loop e tutto l’occorrente per i professionisti della musica digitale. Una mossa che ha già aperto le più svariate speculazioni: è in arrivo un miglioramento di GarageBand o, in alternativa, si tratta di una mossa strategica per l’attesa rivoluzione di Beats Music?
L’indiscrezione proverrebbe dal registro delle società nel Regno Unito: dallo scorso gennaio, così come riporta MacRumors, l’indirizzo di Camel Audio sarebbe stato spostato al 100 di New Bridge Street, dove Apple ha sede a Londra, e il direttore della società sarebbe momentaneamente un legale del gruppo californiano.
Camel Audio è noto per una serie di prodotti professionali dedicati alla musica, raccolti nel software Alchemy. Venduto per circa 249 dollari, il programma presentava un potente editor, completo di 1.000 suoni, 5.5 GB di sample, un motore di sintesi sonora adattivo, un monitor dello spettro audio, un sintetizzatore analogico virtuale e molto altro ancora. Dallo scorso 8 gennaio la società ha rimosso l’accesso al software dal suo sito ufficiale, confermando così indirettamente la possibile acquisizione.
Sono molti gli ambiti di applicazione della neoacquisita per gli scopi Apple, se l’indiscrezione dovesse trovare conferma ufficiale. L’azienda di Cupertino offre già due strumenti avanzati per l’editing musicale, tra cui Logic Pro X per i professionisti e GarageBand per gli utenti consumer, anche su mobile. Non è da escludersi, tuttavia, che le stesse tecnologie possano essere impiegate per quella rivoluzione di Beats Music di cui già si specula da tempo.
Come ben noto, pare che Apple voglia integrare il servizio di streaming musicale Beats Music a livello di sistema operativo, sia su iOS che su piattaforma Mac. Secondo alcune interpretazioni, la piattaforma potrebbe non solo garantire l’ascolto di brani musicali tramite una nutrita libreria cloud, ma anche fornire degli strumenti affinché gli stessi utenti possano produrre la loro musica. In alternativa, l’acquisizione potrebbe essere funzionale a un futuro e misterioso progetto sempre relativo al mercato Beats.