Apple pare abbia acquisito FoundationDB, una compagnia specializzata in database e software ultraveloci, scalabili e progettati per le piattaforme sulla nuvola. Sono quindi in arrivo novità per iTunes Store e, ovviamente, anche per iCloud?
L’indiscrezione proviene da TechCrunch: la somma d’acquisizione sarebbe rimasta privata, mentre le mire di Apple apparirebbero più intuibili. Stando a quanto rivelato, infatti, la società di Cupertino vorrebbe implementare alcune delle tecnologie di FoundationDB su servizi già esistenti, come gli store virtuali e iCloud.
Dalle due società non è arrivata nessuna conferma di questo passaggio di consegne, ma sul sito ufficiale di FoundationDB sarebbe apparso un messaggio, con l’annuncio della cessazione delle attività per “evolvere la mission aziendale”. Negli ultimi cinque anni, FoundationDB è riuscita ad elaborazione dei database particolarmente performanti: il software può infatti gestire transazioni ACID a una velocità di 14.400.000 scritture casuali al secondi, pari a 54 miliardi di scritture in un’ora.
Data la natura del progetto, si ipotizza Apple possa sfruttare queste competenze migliorando ulteriormente l’esperienza d’uso di App Store, iTunes Connect, iTunes Store e iCloud. Non è da escludersi, inoltre, che le innovazioni della neo-acquisita non rispondano a futuri progetti particolarmente avidi di banda, come la TV in streaming che Cupertino potrebbe presentare alla WWDC di giugno. Interrogata dalle testate a stelle e strisce, però, la Mela ha fornito la solita e ormai ben nota risposta:
Apple acquisisce piccole compagnie tecnologiche di tanto tanto e, generalmente, non discute i suoi obiettivi o piani.
Non resta quindi che attendere l’effettiva conferma delle due parti in gioco, poi l’eventuale miglioramento delle performance di funzioni e servizi sopracitati. Come già ricordato, Apple incorpora ogni mese diverse società informatiche dal business creativo o dalle intuizioni geniali, nell’ottica di un miglioramento continuo dell’esperienza d’uso del cliente. Ci si dovrà attendere, di conseguenza, un iCloud fluido e immediato nelle prossime settimane?