Da qualche giorno circola la notizia di una possibile acquisizione, non almeno nel breve periodo, di Disney da parte di Apple. Si tratta di un’indiscrezione giudicata da molti banale, un rumor forse fin troppo semplice da produrre, anche perché negli anni le due aziende – si veda il ruolo di Steve Jobs e di Pixar – hanno intrecciato relazioni molto strette. E se ci fosse molto di più alla base di questa ovvietà?
A tentare di dare una risposta a questo quesito ci pensa Francis McInerney, analista di North River Ventures, dalle pagine del Washington Post. Nel rimarcare come questa acquisizione prima o poi certamente arriverà, perché “paurosamente ovvia”, vi sono delle motivazioni sostanziali che potrebbero convincere Apple al grande passo.
Con un mercato dell’elettronica che diventa via via sempre più sovraffollato, e per questo meno incline all’esclusività dell’innovazione, Apple potrebbe cercare di lanciarsi in nuovi mercati. È quello che è successo con Beats Electronics e tutto ciò che circonda la musica, è quello che potrebbe succedere con Disney e non solo al cinema.
I fattori da non sottovalutare sono molti, ma uno in particolare emerge con forza: le due società, non essendo ora in competizione, possono compenetrarsi a vicenda. Disney sta già cambiando, e continuerà a farlo, i suoi modelli di distribuzione e potrebbe aver bisogno in futuro di una piattaforma propria e affidabile per la digital delivery, il cloud storage, le applicazioni per gli utenti. D’altronde, la fruizione dei contenuti per la famiglia si sposta sempre più dalla sala cinematografica al taschino, tra tablet e smartphone. Apple, dal canto suo, con Disney acquisterebbe un biglietto di prima classe per fare la sua entrata trionfale in quel di Hollywood e dintorni, superando finalmente i limiti delle case di produzione per film e show da distribuire in Rete. Acquisendo un simile colosso, infatti, potrebbe iniziare a dettare legge. Ma potrebbe, al contempo, anche prosciugare la sua ingente liquidità.
Anche se acquisizione non fosse – oltre alle questioni monetarie, vi sono anche quelle burocratiche: l’Antitrust approverà un simile transazione? – è molto probabile che in un futuro non troppo lontano venga comunque posta in essere una partnership, una sorta di contratto esclusivo di collaborazione già definito il “Netflix sotto steroidi”. In buona sostanza, dei device Apple legati a contratti speciali, o del tutto esclusivi, per la fruizione di materiali Disney. Sarà davvero così? Non resta che attendere con una certa pazienza, il progetto è sul lungo periodo.