Apple acquista Redmatica, startup italiana

Apple ha acquisito alcuni asset di Redmatica, startup italiana di Andrea Gozzi specializzata in software musicale per iOS e Mac.
Apple acquista Redmatica, startup italiana
Apple ha acquisito alcuni asset di Redmatica, startup italiana di Andrea Gozzi specializzata in software musicale per iOS e Mac.

Apple ha acquistato Redmatica, una piccola startup italiana di Correggio, nota nel mondo Mac per KeyMap Pro e altre applicazioni musicali molto apprezzate dagli utenti della Mela. La tecnologia sviluppata dal team tricolore ha incontrato dunque il consenso di Cupertino, che probabilmente la includerà nelle prossime versioni dei propri software.

In un periodo di crisi economica forte per l’Italia, è questo sicuramente un riconoscimento importante per il mondo del business italiano: Apple è attualmente una delle aziende più importanti e ricche del globo, nonché la più capitalizzata del mercato tecnologico USA, e per una startup essere acquisita proprio dalla stessa rappresenta senza dubbio un considerevole successo.

Amministratore e socio unico di Redmatica è Andrea Gozzi, che ha fondato l’azienda nel 2004 dopo essersi laureato a Pisa. Gozzi è un programmatore di applicazioni audio per iOS e la sua startup possiede attualmente circa l’1% del mercato mondiale dei software della categoria Daw (Digital audio workstation). Secondo Fanpage, l’utile della società nel 2011 è stato di 25 mila euro, su un fatturato di circa 100 mila euro.

Il portfolio di software di Redmatica va dal pacchetto base per dilettanti, acquistabile al prezzo di 3,99 euro, a quello dedicato a musicisti professionisti e DJ (149 euro). A ogni modo, è stato reso noto che Apple sta acquisendo solo alcuni asset di Redmatica, ovvero brevetti e alcuni contratti, e nel documento è prevista una clausola di esclusiva per i prossimi cinque anni. Quindi, il proprietario e socio unico si impegna a non creare software concorrente per cinque annni dalla data dell’acquisizione.

Nessuna informazione è pervenuta, in via ufficiale, circa il denaro speso da Apple per assicurarsi la startup, ma è difficile che si tratti di un’operazione da diversi milioni di euro. La notizia dell’acquisizione non è stata comunicata da Apple ma è stata confermata ieri dall’Agcm, l’agenzia garante per la concorrenza del mercato.

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