Apple, addio al Thunderbolt Display

Apple ha deciso di dire addio al Thunderbolt Display. Secondo quanto riferito dalla stessa azienda californiana a diverse testate specializzate in tecnologia, il gruppo ha deciso di terminare la produzione del dispositivo, lanciato nell’estate del 2011. Il display continuerà a essere acquistabile online e nei negozi a marchio Mela, fino a esaurimento delle scorte.

Da tempo gli utenti attendevano un aggiornamento del Thunderbolt Display, uno schermo lanciato nel 2011 e pensato sia come abbinamento a MacPro che come estensione della linea MacBook e MacBook Pro. Secondo quanto dichiarato ieri dalla società di Cupertino, il device è giunto al termine del suo ciclo di vita:

Stiamo abbandonando il nostro Thunderbolt Display. Sarà disponibile su Apple.com, negli store Apple e dai Rivenditori Autorizzati Apple fino a esaurimento scorte. Vi sono molte e ottime opzioni di terze parti disponibili per gli utenti Mac.

Con l’affermazione sul mercato degli standard 4K e 5K, di cui sono dotati anche gli ultimi iMac, il ThunderBolt Display è divenuto immediatamente obsoleto, soprattutto agli occhi dei professionisti della fotografia e dell’editing video, il target più probabile per l’acquisto di questo schermo.

Non è detta l’ultima parola, però, perché qualche settimana fa sono emerse indiscrezioni su un nuovo modello, forse in arrivo entro la fine dell’anno. Si è infatti parlato di un display da 5K, con risoluzione da 5.120×2.880 pixel, comprensivo di una eGPU integrata per migliorare le performance di laptop e desktop che vi verranno collegati tramite porta Thunderbolt 3. Al momento, però, Cupertino non ha confermato questa possibilità. Le indiscrezioni, provenienti dall’Oriente, avevano infatti fatto riferimento a un possibile lancio durante la settimana della WWDC, presentazione in realtà non avvenuta: la tornata della World Wide Developer Conference, infatti, non ha visto nel 2016 l’annuncio di alcun prodotto hardware. Non resta quindi che attendere la fine dell’anno, per comprendere quali saranno le strategie di Cupertino.