Il mercato cinese, sebbene in rapida e continua crescita, non ha finora rappresentato ciò in cui le grandi aziende occidentali speravano, dimostrandosi terreno meno fertile di quanto previsto, sia per la chiusura ad alcune realtà esterne imposta dal governo, che per i prezzi dei prodotti realizzati in locale, contro cui risulta difficile competere.
Per provare ad entrare in un mercato che conta oltre un miliardo di potenziali acquirenti, Apple ha così deciso di ricorrere alla proposta di quei prodotti definiti ricondizionati (o refurbished), costituiti cioè dagli articoli restituiti alla casa madre in seguito al riscontro di un difetto, sistemati e di nuovo pronti per la vendita.
È in quest’ottica che l’azienda di Cupertino ha aperto un nuovo store online nel paese asiatico, proponendo forti sconti: un iPod Shuffle, per esempio, si può acquistare per 44 dollari, mentre gli ultimi modelli di iMac sono in vendita a circa 2.000 dollari.
Inoltre, a garanzia della bontà dei prodotti, Apple sostituisce il numero di serie degli oggetti in questione, rinnovandone la garanzia per un altro anno.