È datato 1 aprile 1976, riporta in calce le firme di Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne, e sarà battuto all’asta durante le prossime settimane: trattasi del primo contratto ufficiale firmato dai tre fondatori di Apple, ottenuto dalla casa d’aste Sotheby’s, la quale ha deciso che è giunto il momento di rivendere tale cimelio della storia del colosso di Cupertino al miglior offerente.
Tale contratto è stato ottenuto dalla casa d’aste nel corso degli anni ’90 da un anonimo venditore, in un periodo in cui buona parte degli addetti ai lavori riteneva Apple oramai sull’orlo del declino: Steve Jobs non era infatti ancora rientrato in società e ben pochi credevano nella ripresa di un gruppo prossimo al fallimento. A cedere il documento fu proprio Wayne, il quale poteva allora vantare il 10% delle azioni della società con sede a Cupertino per esser riuscito a convincere Wozniak a prender parte al progetto.
Wayne ha in seguito abbandonato la società, a distanza di pochi giorni dalla firma di tale documento, ottenendo circa 800 dollari in cambio della propria quota azionaria. Nulla se confrontato con l’attuale quotazione del colosso californiano, pari a circa 350 miliardi di dollari. Il contratto in questione, invece, secondo le prime ipotesi potrebbe fruttare a Sotheby’s una cifra superiore ai 150 mila dollari in quanto rappresenterebbe una delle poche testimonianze cartacee attualmente a disposizione riguardante quella che è divenuta una delle società più importanti nella storia economica e tecnologica statunitense.
L’asta sarà tenuta il prossimo 13 dicembre e coinvolgerà una serie di altri pezzi unici nel proprio genere. Il contratto firmato da Jobs, Wozniak e Wayne rappresenta dunque una pietra miliare nell’evoluzione del mondo tecnologico, benché allora fossero ben pochi coloro che credevano in una simile ascesa del gruppo battezzato come “Apple” dai suoi tre fondatori.