Con 56.000 applicazioni disponibili e la prima candelina spenta, App Store rappresenta di fatto una delle più felici intuizioni di Apple, ma molto del merito va ascritto anche agli sviluppatori che hanno creduto in questa piattaforma di distribuzione. È quindi un peccato che molti sviluppatori lamentino parecchi mesi di ritardo nel pagamento di ciò che è dovuto.
È il NewYork Post a sollevare ufficialmente la questione in un articolo. Secondo il gruppo di sviluppatori interpellato, infatti, parlare con Apple è difficoltoso, e spesso ci si scontrerebbe con un vero e proprio muro di gomma. E questo nonostante alcuni debbano vedersi ancora accreditare cifre di oltre $10.000 risalenti al febbraio scorso, e in qualche caso persino a novembre.
Si è assistito ad una sorta di smembramento della contabilità: se da una parte i compensi del mercato statunitense sono già stati per lo più assegnati, quelli del mercato internazionale (che sono spesso i più cospicui) languono da mesi nel dimenticatoio. E l’unico modo esistente per contattare il dipartimento finanziario è tramite mail: niente telefoni o riferimenti diretti.
È decisamente un peccato che una delle risorse più preziose per Apple debba soffrire per cifre tanto modeste, ed è evidente che, per un piccolo sviluppatore indipendente, $10.000 sono tutt’altro che spiccioli. Ma se Apple ha venduto un milione di iPhone 3GS in appena tre giorni, è anche merito degli sviluppatori. Bisogna solo rendergliene atto in maniera più tangibile.