Apple sta prendendo in considerazione l’idea di dare più spazio anche ad applicazioni di terze parti sui propri dispositivi, come iPhone, iPad e HomePod speaker. Il colosso della tecnologia sta, infatti, discutendo sulla possibilità di permettere ai propri utenti di impostare applicazioni e browser di terze parti come opzioni di default sui dispositivi Apple, rimpiazzando quelli che finora sono stati Safari browser e Mail App.
Dal 2008, al lancio dell’App Store, Apple non ha mai concesso ai suoi utenti di cambiare le applicazioni pre-installate, forzandone quindi l’utilizzo. Il browser e la mail sono due fra le funzionalità più utilizzate nei dispositivi Apple, ma finora applicazioni rivali come Google Chrome, Firefox, Gmail e Microsoft Outlook non hanno mai goduto di un vero e proprio supporto. Ad esempio, se un utente Apple fa click su un link, automaticamente verrà aperto in Safari. In maniera simile funzionano le mail: l’utente verrà sempre reindirizzato all’App di default, senza alcuna possibilità di cambiare.
Apple sta, inoltre, considerando di sciogliere le restrizioni per applicazioni musicali di terze parti, incluso il rivale Spotify, per i propri speaker HomePods. Il sistema chiuso di Apple è stato messo in discussione già lo scorso anno, nel corso di un’udienza dell’antitrust statunitense, che in quelle circostanze aveva chiesto di eliminare i limiti anche da maps: questa potrebbe essere una delle motivazioni che ha spinto l’azienda ad allargare le braccia nei confronti delle applicazioni considerate rivali.