Forse in risposta alle recenti polemiche che hanno coinvolto App Store, Apple ha deciso di spiegare pubblicamente come garantisca la concorrenza sul suo negozio digitale. La società di Cupertino ha infatti aperto una pagina dove, con tanto di esempi, sottolinea quanto sia eterogeneo l’universo di App Store, tanto da ospitare una moltitudine di software in diretta concorrenza con quello targato mela morsicata.
Sebbene non specificato esplicitamente, la necessità di questa pagina potrebbe essere sorta in seguito ai casi che hanno coinvolto App Store negli ultimi mesi. Il primo sollevato da Spotify, società che si è rivolta alle autorità europee per chiedere di verificare la posizione di Apple nella gestione del suo negozio digitale. Il secondo negli Stati Uniti, con la Corte Suprema che di recente ha reso ammissibile una causa contro il colosso di Cupertino, relativa all’impossibilità di installare app terze sugli iDevice senza passare da App Store.
Nella pagina in questione, Apple spiega come App Store sia “una grande opportunità di business per tutti gli sviluppatori”, in un environment digitale dove la stessa società si assicura che “le app mantengano un elevato standard di privacy, sicurezza e contenuti”. Questo proposito viene mantenuto con il processo di approvazione delle app, circa 100.000 alla settimana, effettuato da diversi team di dipendenti di Cupertino con un tempo medio di risposta di 24 ore.
Sul fronte della concorrenza, Apple specifica come App Store ospiti numerosi software direttamente rivali al proprio servizio. iMessage, ad esempio, non ha spinto il gruppo di Cupertino a rifiutare applicazioni come Messenger, WhatsApp, Viber e similari. Lo stesso con le Mappe, Mail e molto altro ancora. Sulla pagina in questione, il gruppo californiano ha pubblicato alcuni elenchi di applicazioni alternative.
Crediamo che quel che è presente nel nostro store dica molto di chi siamo. Supportiamo fermamente tutti i punti di vista rappresentati in App Store. Ma ci assicuriamo anche che le app siano rispettose per gli utenti e rifiutiamo applicazioni i cui contenuti o comportamenti sono oltre i limiti, specialmente quando mettono a rischio i bambini. Ad esempio, proibiamo ogni app che include materiale pornografico, riferimenti discriminatori, torture e abusi e molto altro.
Apple, inoltre, specifica come agli sviluppatori venga fornita la possibilità di chiedere una revisione dei rifiuti, con un team dedicato e assistenza telefonica per risolvere qualsiasi problema. Ancora, il gruppo specifica di supportare ogni sviluppatore di terze parti con strumenti specifici e diverse SDK per la progettazione delle app.