Apple apre alla virtualizzazione su Lion

Apple apre alla virtualizzazione su Lion

Per la prima volta nella storia del resto di noi, Apple consentirà la virtualizzazione di copie multiple di OS X sulla medesima macchina. Fino ad oggi, la possibilità – oltretutto al costo di pesanti limitazioni – era garantita soltanto alla costosa variante Server dell’OS con la Mela, ma da Mac OS X Lion cambia tutto.

Tutto è cominciato con Mac OS X Server 10.5. Dopo anni di formale divieto nei confronti delle tecnologie di virtualizzazione, d’improvviso applicazioni come VMware Fusion o Parallels non erano più taboo:

“L’EULA di Mac OS X 10.5 Server permette che OS X Server giri in una macchina virtuale fin tanto che la macchina virtuale possieda una licenza aggiuntiva e venga operata su di un sistema costruito da Apple. Le nuove regole non si applicano alla variante client del Sistema Operativo di Apple, per il quale la virtualizzazione non è prevista.”

Limitazioni del passato, comunque, visto che la versione Golden Master di OS X Lion (10.7) appena rilasciata agli sviluppatori modifica formalmente la licenza in modo da rendere possibile la virtualizzazione su un massimo di due istanze dell’OS e senza la necessità di acquistare licenze aggiuntive:

“(iii) è possibile installare ed usare fino a due (2) copie o istanze addizionali del software Apple all’interno di Sistemi Operativi virtualizzati su uno stesso Mac che possiedi o controlli e che sta già facendo girare software Apple”.

Una bella notizia per il personale IT di mezzo mondo che ora potrà avvalersi dei servizi e dei software della piattaforma con la Mela senza spendere un capitale in hardware e senza hack da smanettoni. Il tutto, infatti, ora è ufficialmente supportato e installabile con appena un clic.

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