Non solo iPhone, iPad, Mac e gli altri progetti per cui è già una delle leader globali in ambito tech: Apple ha anche grandi piani nel campo dell’assistenza sanitaria, che vanno oltre le app e gli strumenti di benessere forniti con Apple Watch e gli altri suoi device. L’azienda pensa di poter dare un contributo significativo in tale ambito, come reso noto dal CEO Tim Cook durante la riunione con gli azionisti che ha appena avuto luogo a Cupertino.
Apple Watch sta iniziando a dimostrarsi uno strumento prezioso per le persone che desiderano monitorare il proprio stato di salute; infatti, finora ha aiutato a rilevare in anticipo potenziali problemi cardiaci e di diabete e alcune indiscrezioni suggeriscono che i futuri smartwatch con la mela morsicata potrebbero persino eseguire un controllo glicemico non invasivo. Ma i grandi piani della casa californiana non si fermerebbero qui, anzi.
In occasione della riunione con gli analisti, Tim Cook ha riconosciuto che il settore dell’assistenza sanitaria è notevolmente complesso e competitivo e non incoraggia sempre i nuovi player a innovare. Ritiene però che Apple possa avere una «grande posizione» nel settore, adottando un approccio più favorevole ai consumatori. Oltre a quanto già visto con gli Apple Watch, gli iPhone e gli iPad includono già dei software che hanno permesso ai due device di essere ampiamente utilizzati nella comunità medica, in particolare negli ospedali. Inoltre, Tim Cook ha confermato gli sforzi dell’azienda per portare le cartelle cliniche su iPhone, un progetto attualmente in fase beta e già tra disponibile in test in una dozzina di ospedali. L’obiettivo è quello di estendere tale possibilità all’intero ecosistema sanitario statunitense – e in futuro chissà.
Apple sta poi collaborando con la Food and Drug Administration degli Stati Uniti (FDA) per un programma pilota che sta cercando di capire come regolamentare al meglio i prodotti per la salute digitale. Infatti, per andare oltre quello che già fa, la compagnia di Cupertino dovrà collaborare con gli enti federali. Con il settore sanitario che si dice valga già 3 trilioni di dollari, sembra che Apple voglia decisamente una fetta di quella torta.