Neanche per il nuovo anno si bloccano le polemiche sulle elevate restrizioni di App Store, il negozio virtuale di Cupertino. A farne le spese, questa volta, sono tutti gli editori digitali, tra cui figurano Sony e Amazon. La motivazione appare molto semplice: Apple non consentirà più di vendere contenuti su App Store che distribuiscano materiali al di fuori dei confini di iOS.
Il primo a esserne coinvolto, e quindi a diffonderne la notizia, è il bookstore di Sony. Secondo le nuove direttive fornite da Cupertino agli sviluppatori, è da ora espressamente vietato vendere un contenuto digitale esterno a iOS tramite il canale di App Store. Non sono chiare le ragioni di questa scelta, tuttavia appare come una decisione atta a proteggere tutte le nuove partnership con editor importanti, basti pensare al The Daily di Rupert Murdoch, e ovviamente la libreria virtuale di iBooks.
Mentre la rete si interroga se questo intervento costituisca una violazione delle comuni regole sulla concorrenza, Sony esprime dispiacere per un progetto su cui puntava molto:
“È l’opposto di quello che volevamo portare sul mercato. Abbiamo sempre voluto portare i nostri contenuti su tutte i device possibili, non solo un dispositivo per un solo negozio.”
Per rimanere allineata alle regole di App Store, Sony sarebbe costretta a pensare a un canale di distribuzione esclusivo per iOS, magari sfruttando le proposte di diffusione digitale già fornite da Apple con i propri servizi iTunes.
Dopo Sony, la seconda azienda formalmente a rischio è Amazon. L’applicazione dedicata a Kindle, infatti, potrebbe ricadere nelle restrizioni e di conseguenza venir cancellata da App Store. Cupertino non starà forse esagerando?