Apple blocca Spotify negli USA?

L'amministratore delegato di Spotify denuncia che Apple avrebbe tentato di bloccarne il debutto negli Stati Uniti. Solo una provocazione?
Apple blocca Spotify negli USA?
L'amministratore delegato di Spotify denuncia che Apple avrebbe tentato di bloccarne il debutto negli Stati Uniti. Solo una provocazione?

Spotify, servizio di musica in streaming che sta rapidamente guadagnando consensi, ha rischiato di essere bloccato negli Stati Uniti da Apple, perché temeva per l’egemonia del suo iTunes. È la denuncia fatta da Sean Parker, responsabile di Spotify ed ex direttore di Facebook, il quale specifica come vi siano state diverse indicazioni che hanno portato a pensare che il colosso di Cupertino fosse talmente preoccupato dal successo del rivale da voler cercare di fermarlo in maniera drastica.

Sean Parker è stato intervistato mercoledì alla D10 Conference, dove ha riferito del fatto. Secondo Spotify, Apple si sarebbe sentita minacciata dalla novità e avrebbe tentato di prendere provvedimenti al fine di impedire che il dominio di iTunes Match venisse in qualche modo scalfito. In realtà non ha specificato su quali basi Spotify arrivi ad asserire ciò, dando l’impressione di aver fatto soltanto una battuta altamente provocatoria che certamente porterà gli appassionati a discutere per giorni.

«C’è stata qualche indicazione che questo sarebbe potuto accadere. Sentivi delle voci, persone che ti inviavano delle e-mail in merito e così via. Tuttavia, la musica è solo una piccola parte della loro attività complessiva, non sarebbe estremamente significativo per la loro linea di fondo».

Le parole di Parker fanno infatti presagire che dietro ci sia solo uno stratagemma ben studiato per far sì che comunque si parli di Spotify negli Stati Uniti. Si ricorda che il servizio di musica in streaming ha debuttato negli States soltanto poco meno di un anno fa, a quattro primavere dalla nascita in Svezia e soprattutto trenta mesi dopo il lancio in Europa, dove ricevette ottime recensioni dalla critica. In tal senso, il fondatore e amministratore delegato non ha spiegato perché ci sia voluto così tanto tempo prima di vedere Spotify negli Stati Uniti.

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