Apple conquista l’ennesimo brevetto sul multitouch e fa tremare la concorrenza. Non è la prima volta che la società di Cupertino presenta, e ottiene, la registrazione dell’esclusività degli schermi multitouch, basti pensare al primo tentativo risalente al 2009. Questa volta, però, il brevetto rischia di essere così dettagliato da mettere in serio pericolo i competitor.
L’US Patent and Trademark Office ha riconosciuto la paternità del sistema di interazione al tocco a Cupertino, riservandone così diritti di utilizzo alla società della Mela. Effettivamente, prima dell’arrivo sul mercato di iPhone, gli schermi touchscreen non disponevano della possibilità di utilizzo con più dita contemporanee e, non ultimo, i display completamente capacitivi si configuravano come una rarità del mercato, sovrastati da quelli resistivi.
Il brevetto, depositato nel 2007 e reso noto dal sempre aggiornatissimo Patently Apple, spiega nel dettaglio come trasformare segnali d’oscillazione in comandi per dispositivi portatili. In altre parole, è la primissima definizione di cosa sia uno schermo multitouch, di quale sia il suo funzionamento e delle risorse necessarie per tradurre i gesti dell’utente in comandi comprensibili per un device: una tecnologia oggi utilizzata dall’intero mercato degli smartphone.
Riconosciuta Apple come l’inventrice di questo sistema, tanto popolare da aver rivoluzionato l’intero settore dell’informatica da tasca, non resta che chiedersi cosa Cupertino deciderà fare con i diritti in proprio possesso. L’impressione, così come le numerose guerre che da mesi coinvolgono big concorrenti come Samsung e HTC, è che la Mela li voglia sfruttare a proprio vantaggio per trascinare in cause legali i nemici più agguerriti, forse inibendo la commercializzazione di alcuni prodotti o proponendo accordi extragiudiziari a pagamento per lo sfruttamento della tecnologia in questione.
Se ne saprà di più nei prossimi mesi, ma si tratta di uno dei brevetti più importanti per l’intero mercato di smartphone e tablet: i concorrenti devono arrendersi alla sconfitta?