Si fanno sempre più insistenti le speculazioni su un chip RF completamente prodotto da Cupertino, senza il supporto di alcun fornitore terzo. È quanto sembra intuirsi da una recente assunzione in quel di Apple: la società ha strappato Paul Chang, uno dei massimi esperti del settore, a Broadcom.
Il fatto che Apple volesse allontanarsi dai fornitori per la produzione di futuri chip, tra cui gli A8 e gli A9 che andranno ad alimentare le prossime generazioni di iPhone e iPad, non è di certo un segreto. La società sembra infatti pronta a dare il benservito a Samsung, passando la produzione al gruppo di Taiwan TSMC. A quanto pare questa transizione non coinvolgerà solamente il processore principale degli iDevice, ma anche tutti quei chip per le comunicazioni radio, dal WiFi ai collegamenti LTE. E le principali vittime di questo passaggio potrebbero essere proprio la già citata Broadcom e il partner storico Qualcomm.
Paul Chang potrebbe essere la chiave per comprendere questo progetto. Per oltre 11 anni fra le fila di Broadcom, famosissimo produttore di semiconduttori nonché di chip e strumenti per le telecomunicazioni, l’ingegnere ha sviluppato delle tecnologie innovative, finite poi in gran parte dei device mobile moderni, come quelli targati Nokia e Samsung. A questo si aggiunga come Apple nell’ultimo anno abbia fatto incetta di assunzioni strappando personale proprio ai rivali, con ben 30 ingegneri nel settore e oltre 50 posizioni tutt’ora aperte dedicate all’universo delle radiofrequenze.
Quello dei chip per le comunicazioni radio sarà un settore dominante per il futuro dell’elettronica da taschino, più di quanto non lo sia quello dei processori principali del device. Progettare dei chip innovativi dal punto di vista del consumo energetico e delle dimensioni, permetterà ad Apple di lanciare sul mercato dei melafonini e dei tablet ancora più sottili e dalla più prolungata durata della batteria. Non a caso Qualcomm, uno degli attuali fornitori di Cupertino, ha stupito gli esperti nel 2013 con il suo XMM 7160, un circuito capace di gestire LTE, 3G ed EDGE con un singolo chip dalle dimensioni ridotte. In definitiva, dopo l’impianto in Arizona per la produzione di cristalli di zaffiro, nel futuro di Apple vi sarà l’apertura di uno stabilimento a stelle e strisce per la realizzazione di chip RF.