Apple entra ufficialmente nel Consiglio d’Amministrazione di Didi Chuxing, dopo l’investimento di un miliardo di dollari della scorsa estate. La società di Cupertino, così facendo, si ritrova in una posizione privilegiata per analizzare il mercato dei servizi automobilistici a noleggio, considerato come il colosso cinese sia anche il principale concorrente asiatico di Uber. Un interesse disinteressato o, in alternativa, preludio di una discesa in campo futura per il gruppo californiano?
La notizia è di qualche mese fa: Apple, sempre più orientata all’espansione sul mercato cinese, ha investito 1 miliardi di dollari in Didi Chuxing, una società locale esperta in servizi a noleggio con conducente, principale rivale asiatico di Uber. A seguito degli accordi presi lo scorso maggio, sembra che il gruppo di Cupertino abbia ottenuto un posto all’interno del Consiglio d’Amministrazione dell’azienda. E, stando a quanto riportato da The Information, questa posizione sarà occupata da Adrian Perica.
Al momento, la singola posizione occupata da Apple nel board pare abbia semplice funzione di rappresentanza, in vista di partnership strategiche del futuro. Al momento, tuttavia, non è dato ben sapere su quale fronte la Mela sia decisa a orientarsi, anche perché mercati come quello di Didi sono del tutto nuovi per il gruppo californiano.
Di certo vi è un forte interesse per il settore dell’automotive, considerando come da tempo si parli della possibile entrata di Apple nel settore dei veicoli elettrici entro il 2020, ma una simile interpretazione rischia di risultare fin troppo restrittiva. Il partner cinese, infatti, non si occupa della produzione e dell’ottimizzazione di automobili, bensì di servizi di trasporto con conducente: un’alternativa cittadina, comoda, economica e veloce ai comuni taxi. Non si esclude, tuttavia, che all’entrata di Apple nel settore automobilistico corrisponda anche la presentazione di piattaforme e prodotti correlati, di cui il noleggio potrebbe rappresentare una porzione più che rilevante. Non resta che attendere, di conseguenza, le future mosse dei due gruppi.