Si è finalmente conclusa la causa legale che ha visto come protagoniste Apple e Burst.com, società specializzata in in tecnologie per la compressione video. Come si può apprendere dal comunicato pubblicato sul portale di Burst.com (pdf), la società di Cupertino ha accettato di pagare 10 milioni di dollari in contanti per poter usufruire di alcune tecnologie riconosciute essere di proprietà di Burst.com e da lei utilizzate all’interno di iTunes, QuickTime e dell’iPod.
Burst.com, una piccola società di Santa Rosa, California, possiede un portfolio di brevetti internazionali che copre varie tecnologie audio-video, molte delle quali legate al Digital Video Recording (DVR), tra le quali è presente la modalità burst-mode (utilizzata per trasferire i contenuti multimediali a velocità più elevate rispetto alla velocità di riproduzione). La disputa vede le sue radici nel 2004, anno in cui Burst.com ha rivendicato la paternità su di un certo numero di tecnologie utilizzate da Apple all’interno di alcuni suoi prodotti. In risposta a tale provocazione, Apple ha trascinato la società accusatrice in tribunale, cercando di dimostrare la non validità dei brevetti incriminati, atto che non ha però sortito appieno l’effetto desiderato, in quanto la richiesta è stata accolta solamente in maniera parziale.
La chiusura della causa legale permetterà ad Apple un utilizzo non esclusivo del portfolio di brevetti di Burst.com, escluso un brevetto U.S. e 3 tecnologie U.S. non ancora brevettate e relative alla tecnologia DVR. La società di Santa Rosa si impegna inoltre a non citare in giudizio Apple per futuri utilizzi dei brevetti legati al DVR e a quanto correlato alle tecnologie DVR non ancora registrate. Nonostante il via libero dato ad Apple, Burst.com mantiene il diritto di impugnare il proprio portfolio di brevetti contro qualunque altra compagnia sarà ritenuta infrangere le proprie proprietà intellettuali.