Continua la guerra dei brevetti fra i produttori di smartphone. A inizio ottobre, Motorola aveva denunciato Apple per la violazione di 18 brevetti utilizzati senza licenza in iPhone. Cupertino non è rimasta con le mani in mano e, come prevedibile, ha lanciato un contrattacco a queste accuse. Secondo la società, Motorola violerebbe diversi brevetti multitouch utilizzati nei terminali Android.
In particolare, pare che Cupertino abbia registrato per uso esclusivo alcune gesture, come l’utilizzo di due dita per effettuare lo zoom a schermo. Motorola avrebbe utilizzato sei di queste funzioni multitouch nei propri Droid, Droid X e Droid 2, senza il lecito consenso della Mela.
Gli obiettivi che Apple vorrebbe perseguire tramite questa azione legale sarebbero due. Innanzitutto, la società tenterebbe di indebolire l’influenza di Motorola sulla corte, a seguito della denuncia ricevuta lo scorso ottobre. Successivamente, Cupertino spera che questa mossa possa rallentare la diffusione di Android, il principale concorrente di iOS, sul mercato.
Il sistema operativo mobile di Google, in effetti, deve la propria crescente fama alla diffusione consentita proprio dagli smartphone Motorola che, almeno negli Stati Uniti, si rivelano come l’alternativa più appropriata a iPhone. Il tutto è comprovato dalle aggressive strategie di marketing attuate da Mountain View e Motorola stessa che, negli scorsi mesi, hanno lanciato advertising tesi a deridere e delegittimare il melafonino.
La situazione legale, venutasi a creare a seguito delle denunce reciproche, rimane di difficile definizione: entrambe le aziende potrebbero perderci non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di immagine. Chissà che questi screzi, come spesso accade in questi casi, non portino ad un accordo extra-giudiziario: non ci resta che attendere gli sviluppi di questa querelle fra giganti degli smartphone.