In una delle cause legali contro Samsung, i legali di Apple hanno espressamente chiesto al giudice di costringere Google a presentare i documenti relativi al codice sorgente di Android. Anche se il colosso delle ricerche online non è stato direttamente citato in giudizio, il robottino verde fornisce le funzioni dei dispositivi Samsung oggetto delle presunte violazioni delle proprietà intellettuali Apple, pertanto la Mela vorrebbe esaminarlo.
Tale richiesta è stata riportata da Bloomberg e riguarda il secondo processo che prenderà ufficialmente il via nel 2014 presso il tribunale di San Jose. Il giudice che si occupa della querelle è Paul S. Grewal. Apple sostiene che Android è utilizzato in tutti i prodotti Samsung citati nella causa, e «fornisce gran parte delle funzionalità accusate». «È una questione di trasparenza», ha spiegato Mark Lyon, uno degli avvocati dell’azienda di Cupertino, lasciando intendere che, durante tale parte preliminare del processo, Samsung abbia nascosto qualcosa.
I legali di Google – alcuni dei quali rappresentano proprio Samsung in tale processo – ritengono che Apple abbia compiuto una decisione strategica escludendo Google dalle accuse. Questo perché, non partecipando direttamente alla causa in corso, Google non ha diritto di richiedere informazioni e documenti sul sistema operativo iOS, mentre potrebbe essere costretta a svelare quelli relativi ad Android qualora il giudice accogliesse la richiesta della Mela. In tal senso, Apple avrebbe dunque giocato d’astuzia in una delle cause legali di maggior portata proprio contro il suo più grande rivale, Samsung.
Si ricorda che proprio nel tribunale di San Jose, sede del processo in corso, si è svolta la prima grande causa legale tra Apple e Samsung, che si è conclusa la scorsa estate a favore di Cupertino. L’azienda sudcoreana era stata multata di 1,05 miliardi di dollari ma in seguito la cifra è stata ridotta a poco meno di 640 milioni di dollari.