Apple compra Siri, l'assistente vocale per iPhone

Intrinsity per migliorare le soluzioni hardware legate al processore A4 e Siri per facilitare la ricerca vocale su iPhone: due acquisizioni che Apple mette a segno per accelerare lo sviluppo delle soluzioni alla base del prossimo iPhone
Apple compra Siri, l'assistente vocale per iPhone
Intrinsity per migliorare le soluzioni hardware legate al processore A4 e Siri per facilitare la ricerca vocale su iPhone: due acquisizioni che Apple mette a segno per accelerare lo sviluppo delle soluzioni alla base del prossimo iPhone

Due piccole operazioni in entrata per Apple: una per l’hardware e una per il software, una probabilmente per l’iPad e l’altra probabilmente per l’intero corpus mobile. La prima per portare in casa Intrinsity, l’altra per accludere nel software le qualità dell’assistente Siri.

In entrambi i casi il valore finanziario dell’operazione non è dato a sapersi. Con Intrinsity sembra trattarsi però soprattutto di una azione volta a velocizzare lo sviluppo delle soluzioni hardware a supporto della produzione mobile di Cupertino. Intrinsity, infatti, andrà probabilmente a fare da complemento a quanto già sviluppato con il processore A4, oggi alla base dell’iPad. Proprio l’A4 potrebbe infatti già essere stato sviluppato grazie alla collaborazione del gruppo ora acquisito e per il futuro è possibile che simile o medesima soluzione possa approdare anche sull’iPhone.

Particolarmente interessante è l’acquisizione, inoltre, di Siri. Il gruppo ha infatti sviluppato una sorta di assistente personale per iPhone in grado di aiutare l’utente nella ricerca delle informazioni desiderate grazie a semplice indicazione vocale, alla traduzione ed alla conseguente restituzione della miglior soluzione disponibile:

Facendo propria la soluzione Siri (tuttora disponibile gratuitamente su App Store), Apple sarà presto in grado di integrarla nella prossima versione dell’iPhone e, così facendo, renderà presumibilmente inutile l’utilizzo di Google Voice Search. L’assistente vocale potrebbe inoltre permettere una maggior scommessa Apple sulle applicazioni mappali, nonché diventare una funzione di grande importanza per le soluzioni di advertising che il gruppo sta pensando per il mobile. Ricerca vocale, mappe e advertising: comunque la si giri, la sfida è sempre contro Google.

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