Con il rilascio del nuovo firmware per iPhone erano in molti ad aspettarsi l’implementazione del sistema di “push notification” annunciato da Apple al Worldwide Developer’s Conference dello scorso giugno.
Questo sistema avrebbe permesso alle applicazioni sviluppate da terzi di ricevere notifiche via Internet nonostante non siano attive sull’iPhone: si tratta dunque di un “escamotage” per ovviare all’impossibilità di lasciare un’applicazione in background sull’iPhone (ad eccezione di alcune predisposte dalla stessa Apple).
Dopo l’estate Apple aveva rimosso questa funzionalità dalla beta del firmware 2.1, presumibilmente perché l’implementazione aveva subito un forte ritardo. Oggi che questo sistema di notifiche sembra definitivamente accantonato si comincia a vociferare di un ripensamento da parte di Apple, che potrebbe concedere ad un ristretto gruppo di applicazioni la possibilità di essere eseguite in background. Chiaramente questo “cambio di fronte” dovrebbe coincidere con il rilascio della versione 3.0 del firmware…
La decisione di impedire l’esecuzione in background delle applicazioni, da parte di Apple, era stata presa per mantenere uno standard elevato nelle prestazioni del dispositivo: oltre a non disporre di un hardware adeguato, ad un vero multitasking, questo tipo di gestione delle risorse avrebbe determinato un sensibile incremento nel consumo della batteria.
La speranza è che un cambio di direzione corrisponda ad una sostanziale ottimizzazione delle risorse per ovviare agli inconvenienti del multitasking. Altrimenti per Apple ci saranno altri tipi di lamentele.