È di ieri la notizia della causa legale che vede coinvolti Apple e Samsung, con l’azienda di Cupertino a puntare il dito verso il concorrente (e fornitore) sudcoreano per aver copiato lo stile e le funzionalità dei suoi prodotti nella linea di smartphone e tablet Galaxy. A poche ore di distanza dalle prime informazioni sulla nuova bagarre giudiziaria che interessa la mela morsicata, ecco giungere la replica degli utenti più vicini a Samsung, o comunque al sistema operativo Android.
La campagna in difesa del colosso asiatico ha preso vita su forum sparsi in tutta la Rete, con la diffusione di un’immagine intitolata “”LOL @ Apple: suing someone you stole the design from to being with”, che mette a confronto il telefono cellulare Samsung F700, presentato al CeBIT 2006 e lanciato nel febbraio 2007, con il primo modello di iPhone, mostrato in anteprima al Macworld nel gennaio 2007 e commercializzato a partire dal mese di giugno dello stesso anno.
Un’ulteriore replica giunge dalle pagine di AppleInsider, secondo cui tali informazioni sarebbero almeno parzialmente errate, in quanto Samsung nel 2006 avrebbe solamente dichiarato l’intenzione di realizzare il modello F700, presentandolo poi al 3GSM World Congress nel febbraio 2007, un mese dopo l’apparizione del primo iPhone:
Quando Apple presentò il primo iPhone, nel gennaio 2007, Samsung produceva un gran numero di smartphone molto simili ai dispositivi Nokia. F700 fu realizzato in tutta fretta dopo il Macworld di quell’anno e etichettato poi come la “risposta all’iPhone”, secondo quanto riportano le notizie pubblicate in quel periodo.
Inoltre, il Samsung F700 equipaggiava molte caratteristiche che Apple non ha integrato nei suoi telefoni per molto tempo, come il modulo HSDPA 7,2 Mbps e una fotocamera da 5 megapixel.
L’ultima parola sulla vicenda, ovviamente, spetterà alla giustizia, ma prima della conclusione di questa ennesima battaglia legale combattuta a suon di brevetti e reciproche accuse, saranno ancora una volta gli utenti e i sostenitori dell’una o dell’altra fazione a discutere di chi sia nel torto.