Tra le trimestrali di prossima presentazione c’è anche quella relativa ai dati provenienti dal mondo Apple. Il gruppo di Cupertino esce da un momento di relativo grigiore, con le azioni scese a capofitto con l’incedere dei timori per la recessione USA, ma appena si è vista la luce in fondo al tunnel il titolo AAPL è stato il primo a risalire. L’ultima seduta, in particolare, è una delle poche pennellate di colore in una giornata negativa per quasi tutto il listino.
AAPL: +4.42%. Le motivazioni si annidano in alcune stime con cui gli analisti prevedono per il gruppo di Cupertino un trimestre in grande spolvero. Se il titolo ha raggiunto ad oggi 168 dollari di quotazione, il target price potrebbe però essere molto più alto. In attesa dell’ufficializzazione dei dati (questione di ore), infatti, le stime hanno portato a 190/210 il prezzo obiettivo sull’ipotesi di circa 1.07/1.12 dollari di introito netto diluito per un introito lordo complessivo da quasi 7 miliardi di dollari. Il tutto nel giorno in cui trapela l’ipotesi di un iPhone 3G presto in Italia con marchio TIM e business plan variato rispetto al revenue sharing praticato con gli altri carrier delle altre nazioni già coinvolte dal lancio del telefono con la mela.
Risultati in calo sugli iPod, ma grandi conferme per gli iPhone: Apple potrebbe tornare a correre recuperando quanto perduto in questo inizio 2008. A fine dicembre 2007 il titolo valeva 200 dollari per azione ed ha toccato il minimo in febbraio a quota 120 dollari. La risalita è stata solerte, ma ad oggi il titolo è ancora oltre il 20% sotto il livello di inizio anno.
Tra gli altri titoli a mostrarsi in salute v’è anche Microsoft, che chiude la giornata a +1.4% giungendo a -18% rispetto ad inizio anno. Il titolo è sostanzialmente stabile da metà febbraio, quando è stato staccato il tradizionale dividendo da 11 centesimi per azione e da allora nessuna nuova notizia di rilievo è provenuta da Sunnyvale sul caso Yahoo. Da parte sua Yahoo è al centro delle attenzioni perchè solo con una buona trimestrale può tornare a chiedere a Microsoft un’offerta superiore ai 31 dollari promessi con l’offerta di inizio febbraio. La fiducia degli investitori non sembra però essere eccessiva ed in attesa di giovedì (quando la trimestrale sarà pubblica) il titolo sale di 0.4 punti percentuali.