Nelle ultime settimane il valore azionario del titolo AAPL è progressivamente diminuito ed i motivi si sono palesati soltanto nella serata di ieri quando il gruppo di Cupertino ha presentato i propri dati trimestrali: benché il gruppo metta a segno un nuovo trimestre da record, infatti, i numeri non vanno oltre le previsioni degli analisti e la reazione dei mercati azionari è stata pertanto relativamente fredda anche in virtù del gelo rappresentato dalle previsioni di rallentamento per il futuro prossimo venturo.
Il gruppo esce da un periodo d’oro che apre però ad una parentesi di sempre maggior concorrenzialità dei gruppi rivali. Il passaggio all’iPhone 5 ha inoltre fatto rallentare gli acquisti, mentre tutti i nuovi prodotti consegneranno i loro risultati a bilancio soltanto a partire dal trimestre che terminerà con la fine dell’anno in corso. In termini numerici il trimestre si chiude con entrate pari a 36 miliardi di dollari, 8,2 miliardi di entrate nette ed 8,67 dollari per azione. Quel che più ha raffreddato le reazioni alla trimestrale è però nelle previsioni per il primo trimestre 2013: il gruppo prevede un rallentamento nella propria crescita, il che non era probabilmente atteso e che sorprende in negativo quanti avevano riposto fiducia nella capacità del titolo di confermarsi verso i 1000 dollari di quotazione.
Tim Cook si è detto comunque orgoglioso delle performance dell’azienda: 26,9 milioni di iPhone distribuiti, 14 milioni di iPad, 4,9 milioni di Mac e 5,3 milioni di iPod significano numeri di grande spessore ai quali andranno ora ad aggiungersi quelli del nuovo iPad mini. A tal proposito, il CEO di Cupertino ha ribadito il credo per cui il nuovo “mini” sia di una categoria superiore rispetto alla concorrenza, e che questo surplus motivi pertanto il prezzo più alto rispetto ai diretti competitor. Tim Cook spiega di voler vedere l’iPad utilizzato anche nella versione ridotta, ribadendo l’idea per cui non si tratti di un iPad rimpicciolito, ma di un vero e proprio iPad “concentrato”.
Siamo molto orgogliosi di concludere questo fantastico anno fiscale con risultati record per il trimestre di settembre. Stiamo affrontando la stagione natalizia con i migliori prodotti di sempre per quanto riguarda iPhone, iPad, Mac e iPod, e continuiamo ad essere molto sicuri sulla nostra pipeline di nuovi prodotti.
In generale, però, l’azienda vede costi in aumento e margini in calo. Il numero degli iPad venduti non vola più ed anzi torna a raffreddarsi per il secondo trimestre consecutivo. Il gruppo sposta sul “mini” le proprie ambizioni, ma la sensazione è quella per cui la concorrenza abbia saputo far fronte comune riuscendo ad arginare il dominio di Cupertino prima di sferrare un attacco degno di questo nome.
Per gli azionisti correnti è stato annunciato inoltre un dividendo pari a 2.65 dollari per azione che va a redistribuire tra la base le ricchezze accumulate dal gruppo durante la reggenza Jobs e durante i primi mesi della reggenza Cook. Le azioni AAPL, vicine ai 700 dollari di quotazione ad inizio settembre, sono ora poco sopra i 600 dollari.
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