Fra Apple e Amazon non è mai corso buon sangue, perché le due società coprono aree di mercato sovrapponibili in particolare nell’ambito della distribuzione di contenuti in rete. L’ultima guerra fra i due big del Web, seguente ai veleni reciproci sui rispettivi sistemi di cloud streaming, non si gioca a colpi di mirabolanti tecnologie o di player evoluti, bensì sull’immagine dalla più desiderata icona del momento: Lady Gaga.
Lo scorso lunedì, la cantante newyorkese ha lanciato la sua ultima fatica discografica, l’album “Born this way“. Un vero e proprio successo anticipato, considerato come i fan, chiamati in gergo “little monsters“, abbiano preso d’assalto negozi sia fisici che virtuali. Amazon, non stupisce sottolinearlo, ha approfittato dell’evento per lanciare un’offensiva a iTunes Store, non raggiungendo però in pieno l’obiettivo. Un fatto, questo, che ha fatto addirittura scomodare il The Wall Street Journal.
Per aumentare il proprio bacino d’utenza e promuovere i servizi di streaming di Cloud Drive e Cloud Player, Amazon ha proposto una 24 ore di promozioni pazze, con l’intero album della Germanotta messo in vendita a soli 99 centesimi di dollaro. L’enorme richiesta da parte dei fan, unita forse a una piattaforma non abituata a servire così tanti utenti contemporanei, ha però messo i bastoni fra le ruote a Amazon, causando rallentamenti e rifiuti che si sono tradotti nella risposta stizzita degli utenti. A pochissime ore dal lancio di “Born This Way“, si contavano infatti solo 300 recensioni del disco, quasi tutte caratterizzate da proteste contro il venditore online.
iTunes Store non ha previsto alcun tipo di promozione, puntando invece sulla fedeltà dei propri consumatori. E i clienti non hanno disatteso queste aspettative perché, nonostante il prezzo pieno, a poco più di un’ora dal lancio Gaga ha raggiunto la vetta della quasi piena totalità delle classifiche mondiali di iTunes. E nel primo giorno le recensioni hanno raggiunto quasi quota 20.000.
Bisognerà attendere domani per i primi dati di vendita forniti da Nielsen Soundscan, ma l’ipotesi più fondata è che Apple abbia vinto la battaglia nonostante prezzi decisamente più alti. E Amazon non sembra averla presa particolarmente bene, perché la speciale promozione, così come sottolineato dal WSJ stesso, è stata portata avanti a guadagno zero se non in perdita, considerando come il prezzo all’ingrosso di “Born This Way” si aggirerebbe intorno agli 8 dollari, tariffa a cui Amazon deve provvedere di tasca propria.
A quanto pare, Amazon ha approfittato dell’occasione Gaga per rincorrere disperatamente iTunes, nella speranza di strappare dalle grinfie di Cupertino un elevato numero di consumatori e rendersi, così, più appetibile agli investitori. Ma gli utenti, forse ormai abituati alle comodità targate Mela e alla facilità di trasporto dei contenuti su iPhone, iPad e iPod, hanno mostrato una certa riluttanza nei confronti di una simile opportunità. Secondo il WSJ, è molto probabile che con questa mossa Amazon veda una crescita dei propri potenziali clienti nel breve periodo, ma sarà praticamente impossibilitata ad abbattere quello che, di fatto, è un vero proprio monopolio spontaneo della Rete. In effetti, lo store virtuale non si potrà permettere altre simili iniziative a prezzi folli, consegnando così la vittoria nelle mani di Apple, consacrata regina della distribuzione senza alcuno sforzo.
E come dice il detto, fra i due litiganti il terzo gode. La vera vincitrice di questa querelle è infatti Lady Gaga, visto che le previsioni la indicano come l’artista dalle maggiori vendite per il 2011.