Per Foxconn «c’è vita oltre Apple», per la Mela ci sono partner oltre Foxconn. L’idillio produttivo tra il gruppo di Cupertino e il colosso cinese potrebbe essere diventato scricchiolante, così come almeno lascia intendere il The Wall Street Journal. Apple starebbe guardando con grande interesse a Pegatron e parrebbe disposta a investire molte risorse affinché l’azienda cresca, per soddisfare tutte le esigenze provenienti dalla California.
Sarà molto difficile per Cupertino sostituire un partner come Foxconn, anche perché al momento nessun concorrente ha degli impianti sufficientemente estesi per coprire la produzione della Mela. Ma pare che in quel della California non siano più così soddisfatti del compagno produttivo di sempre, in particolare dopo il piccolo scandalo che ha coinvolto iPhone 5. Oltre a device consegnati con graffi sulla scocca, la Mela ha dovuto subire dei ritardi negli stock dovuti alla difficoltà di produrre un dispositivo tanto complesso come l’ultimo melafonino. Foxconn non sarebbe stata al passo, non avrebbe raggiunto quel livello di perfezione che la Mela si sarebbe attesa, e a dimostrazione di tutto ciò ci sono gli 8 milioni di iPhone che il gruppo ha recentemente rimandato al mittente.
Si fanno così più probabili le indiscrezioni emerse la scorsa settimana, quando a lungo si è parlato di Foxconn in contrapposizione a Pegatron. Si è detto che il colosso cinese starebbe perseguendo una strategia, forse un po’ disperata, per distaccarsi da Cupertino: al via, quindi, la realizzazione di device brandizzati, di una linea autonoma di accessori e forse all’acquisto di una divisione produttiva per le smart TV Sharp. Ma Pegatron ha già calato i propri assi nella manica, aggiudicandosi tutti gli ordini per il futuro – e mai confermato – iPhone low cost.
Alla base del possibile distacco con il gruppo cinese vi sarebbe Tim Cook, in contrapposizione con l’ex iCEO: Steve Jobs, infatti, avrebbe sempre mantenuto dei rapporti idilliaci con Terry Gou, presidente del produttore cinese. Sarà forse la pressione che Cook sente sul collo, saranno i mercati finanziari poco inclini alle giustificazioni, sarà colpa del periodo di immobilità che Cupertino sta vivendo. Fatto sta che Tim Cook non vorrebbe più dover fronteggiare episodi di scarsa qualità di fabbricazione.
In realtà, così come già accennato, al momento Foxconn non ha molto di cui temere: è l’unico gruppo che può sopperire alle elevatissime richieste di Apple, sia dal punto di vista degli ordini che di rigore nell’assemblaggio. Qualora la Mela investisse davvero in Pegatron, però, il terreno sotto il concorrente si trasformerebbe in un’inevitabile sabbia mobile: la mela morsicata è infatti responsabile del 50% di tutti i guadagni degli impianti Foxconn. Insomma, è arrivo il momento di suonare il Requiem per questa love story tecnologica?