Apple e il chip della discordia

Ha suscitato polemiche la decisione di Apple di inserire un chip proprietario negli auricolari del nuovo iPod Shuffle. La nuova soluzione sarà offerta ai produttori di terze parti, che altrimenti non potranno fregiarsi della dicitura "Made for iPod"
Apple e il chip della discordia
Ha suscitato polemiche la decisione di Apple di inserire un chip proprietario negli auricolari del nuovo iPod Shuffle. La nuova soluzione sarà offerta ai produttori di terze parti, che altrimenti non potranno fregiarsi della dicitura "Made for iPod"

A pochi giorni di distanza dal suo debutto, il nuovo iPod Shuffle è nell’occhio del ciclone per la presenza di un nuovo chip apparentemente concepito per limitare l’utilizzo di prodotti di terze parti con il nuovo dispositivo. La scoperta è stata effettuata dal sito di informazione online iLounge e ha dato origine a numerose speculazioni online, spesso prive di fondamento. Apple, dal canto suo, ha confermato l’esistenza del chip negando però qualsiasi intento di limitare i produttori di soluzioni per il suo nuovo iPod Shuffle.

Il nuovo lettore di file musicali di Cupertino si distingue dagli altri riproduttori audio per la totale assenza di tasti sulla sua superficie. Per impartire i comandi al nuovo iPod Shuffle l’utente deve utilizzare un comando remoto collocato sul filo degli auricolari per l’ascolto della musica. Un sistema innovativo, che richiede però un’alta compatibilità tra il dispositivo e gli auricolari per poter funzionare e consentire così agli utenti di aggiustare il volume di riproduzione, saltare un brano o navigare tra le playlist dei propri brani preferiti. I controlli posizionati sul filo delle cuffie sono una vera novità per questo dispositivo e funzionano solamente sugli iPod Shuffle di terza generazione.

Partendo da questi presupposti, gli autori di iLounge hanno deciso di analizzare l’equipaggiamento hardware del nuovo riproduttore Apple per meglio comprendere il funzionamento dei comandi impartiti in remoto dai tasti collocati sul cavetto degli auricolari. Il sito di informazione online ha rilevato la presenza di un nuovo chip sul comando remoto degli auricolari necessario per il funzionamento del dispositivo. Una scelta insolita, poiché generalmente questi componenti vengono inseriti direttamente nel dispositivo e non negli auricolari, che in genere montano solamente i contatti per gestire la propria musica.

La presenza del misterioso chip ha così sollevato molti interrogativi in Rete e ha instillato il dubbio che Apple avesse deciso di creare un nuovo ostacolo per i produttori di terze parti, obbligandoli ad acquistare la licenza per il nuovo componente come condizione necessaria per realizzare cuffie e auricolari compatibili con il nuovo iPod Shuffle. Una scelta per incentivare l’uso di una specifica soluzione proprietaria già sperimentata da Cupertino in occasioni analoghe con altri componenti.

Il crescente numero di illazioni online sul chip della discordia, ha infine spinto Apple a chiarire il ruolo del nuovo componente per il suo iPod Shuffle. Stando a quanto riferito da Cupertino, il chip non conterrebbe alcun sistema di criptazione del segnale o di autenticazione e dunque non dovrebbe precludere la strada a cuffie compatibili create da terze parti. Sembra però che solamente gli auricolari equipaggiati con il nuovo chip proprietario di Apple potranno fregiarsi della famosa dicitura “Made for iPod”, frase che assicura la massima compatibilità tra gli accessori di terze parti e i riproduttori multimediali della mela.

Secondo alcune indiscrezioni circolate online, Apple avrebbe offerto ai produttori il nuovo chip per un dollaro in accoppiata con un microfono da due dollari, cifre da moltiplicare per ogni dispositivo prodotto e che dovrebbero poi ricadere interamente sul prezzo finale e dunque sul consumatore. Tale soluzione consentirà la creazione di auricolari totalmente compatibili con il nuovo iPod Shuffle, ma renderà probabilmente più difficoltosa la creazione di analoghe soluzioni senza il famigerato chip proprietario di Cupertino.

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