Mentre è in corso l’indagine al Senato statunitense per capire se Apple abbia davvero eluso le tasse spostando ingenti somme di denaro all’estero, per il gruppo di Cupertino arriva un’ottima notizia: il brand Apple è il marchio di maggior valore al mondo. Un nome da 185,1 miliardi di dollari, più di quanto valga Google, Coca Cola o McDonalds.
È la tradizionale classifica annuale BrandZ a decretare nuovamente il podio di Apple, un marchio che si è meritato la prima posizione grazie alla fedeltà dei clienti, la riconoscibilità universale del nome e la forza della filosofia che lo stesso marchio ispira. Pur perdendo un punto percentuale rispetto al 2012 – forse il periodo di stallo attuale, con oltre sei mesi senza alcun prodotto targato morsicata presentato, ha contribuito – l’azienda di Cupertino rimane il «most valuable global brand».
Si tratta di un incredibile risultato per Apple, considerato come riesca a staccare di ben il 60% il secondo classificato, ovvero Google. Big G si ferma infatti a 113,6 miliardi di dollari, pur disponendo di servizi ben più capillari e diffusi rispetto a quelli della mela morsicata. La top ten è comunque composta quasi esclusivamente da marchi a stelle e strisce, ad eccezione di China Mobile, tra cui IBM, AT&T, Microsoft, Coca Cola, McDonalds, Marlboro e Visa. Pur non riuscendo a entrare nei primi 10, il rivale Samsung migliora la sua posizione guadagnando un 5% in più rispetto allo scorso anno. Così spiega Nick Cooper, managing director di Millward Brown Optimor, la società che ogni anno stila la classifica Brand Z:
«La competizione per la leadership nel mercato smartphone ha consentito a Samsung di ottenere una crescita significativa nel valore del suo brand, bilanciando uno straordinario periodo di innovazione con un aumento della quota di mercato. La società ha speso 1,6 miliardi di dollari in pubblicità lo scorso anno. Nonostante un mercato più competitivo, la capacità di Apple di mantenere la prima posizione è la dimostrazione di come il valore di un brand forte influisca sul business. La gente ama il brand a prescindere dal valore del suo titolo in borsa»
E chissà se proprio la borsa, in questi ultimi mesi non propriamente amica di Cupertino, non si ricreda dopo l’ennesima conquista della vetta: gli utenti amano la Mela più di quanto i mercati finanziari possano ipotizzare, non vi sarebbero quindi rischi imminenti di tenuta nonostante le previsioni funeste di Wall Street. E con il semestre di fuoco che attende Apple – gran parte dei suoi nuovi dispositivi verrà presentata nella seconda metà dell’anno – è lecito ritenere che anche i mercati finanziari se ne ricrederanno.