Intel produrrà il cuore che batte dentro i Macintosh a partire dal 2006. La voce era nell’aria da tempo, nelle ore antecedenti la Worldwide Developer Conference era rimbalzata nell’attesa di una semplice conferma ufficiale, infine la parola di Jobs ha tolto ogni dubbio. IBM lascia il campo, Apple diventa “Intel Inside” ed il gruppo di Cupertino compie un passo decisivo verso il proprio obiettivo dichiarato: costruire «il miglior personal computer al mondo».
La cosa più sorprendente è la «doppia vita» di cui ha parlato Jobs nel proprio intervento: negli ultimi 5 anni, infatti, il mondo Mac avrebbe già vissuto una vita parallela in ottica Intel ed oggi, grazie a tale prospettiva di lungo corso, il trasloco sulla nuova piattaforma non sarà troppo difficoltoso. A dimostrazione di ciò Jobs offre la propria presentazione facendo girare Tiger su un Mac dotato di x86. Annunciato, inoltre, il cosiddetto “Developer Transition Kit” utile a produrre software in grado di girare sia sul vecchio chip che sul nuovo.
L’approdo completo di Apple su Intel è previsto concretamente nel 2007 (è lungo 2 anni il tempo previsto per il completamento della transizione), periodo in cui il mercato si troverà allo stesso tempo il nuovo Mac OS X (Leopard) ed il nuovo Microsoft Longhorn. Già tra un anno, però, Apple produrrà il primo Mac con cuore Intel. MacWorld raccoglie l’invito e nota curiosamente come tra un anno sarà esattamente il 06/06/06.
Secondo Steve Jobs, Apple guarda a Intel fin da quando, 5 anni or sono, il gruppo di Cupertino ha iniziato a progettare Mac OS X. Dunque la nuova linea di sistemi operativi è già orientata al nuovo chip, e l’approdo sulla piattaforma che domina il mercato nel suo settore (80% la penetrazione di Intel) apre ora a nuove possibilità per la mela di Cupertino. Il maggior stimolo per il mercato è soprattutto vedere Apple sulla stessa piattaforma usata già pesantemente da Microsoft. E per lo scontro diretto tra MacIntel e Wintel l’appuntamento è già fissato per la fine del 2006.
Da parte Microsoft, nel frattempo, si assicura totale collaborazione al fine di portare quanto prima Microsoft Office a girare su entrambe le piattaforme coesistenti nei mesi a venire sui sistemi Mac: «abbiamo una forte relazione con Apple ed intendiamo lavorare serratamente con loro per continuare la nostra lunga tradizione nella produzione di grandi applicazioni per grandi piattaforme»: parola di Roz Ho, General Manager della Macintosh Business Unit di Microsoft.