Apple e la RFID

Apple e la RFID

La RFID (Radio Frequency Identification, ovvero “identificazione a radiofrequenza”) è una tecnologia per l’identificazione automatica. E’ basata sulla lettura a distanza di informazioni contenute in un “tag RFID” (generalmente costituito da un’antenna e un microchip con un numero identificativo universale) usando un “lettore RFID”.

Ultimamente pone grandi problemi di privacy perchè identifica in modo univoco a livello mondiale il dispositivo e indirettamente l’utente che ne fa uso.

La RFID è utilizzata in molti ambiti, per esempio, viene usata per le carte di credito, nell’amministrazione degli inventari, nella rapida ispezione dei viaggiatori e per l’addebito automatico del costo dell’autostrada. Con questa tecnologia è possibile anche identificare animali e persone.

La sua applicazione più conosciuta è comunque l’anti-taccheggio.

Negli ultimi anni ha avuto un’enorme diffusione, infatti, tra il 2005 e il 2006 si è registrato un aumento del suo mercato a livello mondiale del 42%.

In Italia il valore di questo mercato ha superato l’impressionante cifra di 100 milioni di euro e a livello mondiale gli RFID venduti fino alla fine del 2006 sono addirittura 3,75 miliardi.

Lo staff di AppleInsider (che come sempre segue da vicino ogni mossa della casa di Cupertino) ha scovato un brevetto che dimostrerebbe come Apple stia pensando di utilizzare questa tecnologia per semplificare il più possibile la vita degli utenti che hanno a che fare con connessioni senza fili tra computer e con periferiche varie.

Con l’RFID, infatti, sarebbe possibile far sì che un dispositivo WiFi, avvicinandosi ad un router, riceva automaticamente da questo i dati essenziali per configurarsi e accedere alla sua rete.

Inoltre, non sarebbe necessario accendere in un ordine preciso le varie apparecchiature da connettere, basterebbe utilizzare un piccolo tag RFID (sempre alimentato) che automaticamente comunichi i dati di configurazione a tutti gli apparecchi che verranno accesi in seguito.

Il brevetto, consegnato alla “United States Patent and Trademark” il 6 settembre 2005 e pubblicato per la prima volta lo scorso giovedì, indica oltretutto che questa tecnologia sarebbe utile anche per la configurazione di tutti i dispositivi senza display o di input come ad esempio l’Apple Remote.

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