Era giunto nelle ultime settimane in coda ai rumor circa l’iPhone 5, candidandosi come nuovo materiale scelto da Apple per fabbricarne il retro. In seguito sembrava potersi presentare anche a bordo dei prossimi MacBook. Così, però, non sarà, almeno secondo Atakan Peker: in un’intervista concessa a Business Insider, infatti, uno dei ricercatori che hanno contribuito alla nascita del cosiddetto Liquidmetal ha evidenziato come tutto lasci presagire l’arrivo sul mercato di prodotti della mela morsicata privi di tale tecnologia, in favore di soluzioni già adottate in passato o comunque non legate al Liquidmetal.
Di quest’ultimo Apple ha ottenuto pieni diritti d’uso a bordo di prodotti di consumo già nel 2010, ma da allora l’azienda ha preferito utilizzarlo con il contagocce, sperimentandolo esclusivamente nella fabbricazione del tool per la rimozione della scheda SIM nell’iPhone 3G. Al momento, secondo Peker, Apple non avrebbe quindi intenzione di lanciare sul mercato dispositivi dotati di case in Liquidmetal e non lo farà per i prossimi due anni, forse addirittura per i prossimi quattro.
La motivazione principale di tale ritardo, continua Peker, sarebbero i tempi necessari allo studio di un case da realizzare poi con tale lega, la quale offre la resistenza dell’alluminio e la semplicità di lavorazione della plastica: produrre un case unibody per MacBook usufruendo della suddetta tecnologia, infatti, richiederebbe tempi piuttosto lunghi, soprattutto a causa della necessità di riprogettare interamente un componente piuttosto delicato quale il case. Per tale motivo il gruppo di Cupertino potrebbe continuare la propria sperimentazione realizzando piccoli componenti in Liquidmetal, così da ottenere nuovi feedback dal mercato circa la bontà di tale materiale prima di affidarsi completamente ad esso per realizzare elementi essenziali dei propri prodotti.
Al momento, secondo il ricercatore, il Liquidmetal non è ancora perfetto al 100% ed Apple prima di utilizzarlo dovrà investire cifre piuttosto importanti (si parla di almeno 300 milioni di dollari) per poter usufruire di una tecnologia in grado di farle compiere un importante salto di qualità nella fabbricazione di dispositivi di largo consumo quali smartphone e computer portatili. Per il Liquidmetal, insomma, il momento della maturazione completa è ancora piuttosto lontano.