Nessun utente Apple potrà mai asserire che Windows Phone “copia” iOS poiché il termine, almeno nella sua accezione dispregiativa, non è adeguato. Secondo quanto emerso, infatti, tra Apple e Microsoft vi sarebbe piena sintonia in termini di brevetti e tra le parti vi sarebbe addirittura un accordo di collaborazione con licenze reciproche per le rispettive proprietà intellettuali.
Quale sia l’esatto equilibrio o i brevetti specifici condivisi non è dato sapersi, ma è invece noto il fatto che tra le parti vi sarebbe un vero e proprio accordo di interscambio tale per cui Microsoft può fruire di taluni brevetti Apple ed Apple può avvalersi dello stesso diritto nei confronti di proprietà intellettuali di Redmond. L’accordo prevede però anche una clausola ulteriore: Microsoft, pur avendo la possibilità di sfruttare taluni espedienti di design propri di iOS, non ha tuttavia il diritto di “clonare” il sistema operativo mobile di Cupertino. Insomma: ogni similitudine tra i due sistemi è perfettamente regolata da accordi legali, mentre ogni diversità è tale da distinguere le parti come due entità alternative, diverse e peculiari. Non confondibili.
Apple patent licensing director Teksler: Apple has licensed its design patents to Msft, but they have an “anticloning” agreement #iCourt
— Dan Levine (@FedcourtJunkie) Agosto 13, 2012
La notizia, come dimostrato nel tweet antecedente, trapela dalle parole di Boris Teksler, responsabile per la gestione della proprietà intellettuale Apple, e delinea un quadro nel quale Apple e Microsoft, lungi dallo sfidarsi in campo legale (sul quale da anni ormai mantengono le distanze e reciproco rispetto), vedono in Android il nemico comune contro cui combattere. La sfida tra Apple e Samsung fa infatti il paio con la strategia di accordi che Microsoft sta tessendo attorno al sistema operativo di Mountain View, mettendo così con le spalle al muro il robottino verde.
Apple potrebbe trovare in Microsoft un inaspettato alleato e Microsoft potrebbe trovare in Apple un’occasione per emergere. Sfidarsi in tribunale, insomma, non servirebbe ad alcuno mentre un accordo formale è invece un tassello costruttivo per entrambi. Così è stato, con una stretta di mano che taglia fuori Android e che vede Apple e Microsoft fotografate sotto un nuovo, e diverso, punto di vista.