La nuova biografia dedicata al compianto CEO di Apple, “Becoming Steve Jobs”, è già un successo prima di giungere nelle librerie. L’opera, scritta anche con la collaborazione della dirigenza di Cupertino, ottiene infatti giudizi elevati dalla critica. E la stessa Apple la elogia, spiegando come l’intento degli autori sia stato quello di riportare il co-fondatore dell’azienda alla sua dimensione più umana.
La società ha voluto affidare un commento a un portavoce, dalle pagine del New York Times, per spiegare come la biografia scritta da Brent Schlender e Rick Tetzeli sia «migliore di qualsiasi altra abbiamo conosciuto». A quanto pare, l’azienda avrebbe deciso di partecipare alla stesura perché «sentiva la responsabilità di dire di più» sul ruolo dell’iCEO, un ruolo spesso stereotipato e ingiustamente avvolto da connotazioni negative. Così ha spiegato Steve Dowling:
Dopo un lungo periodo di riflessioni a seguito della morte di Steve, abbiamo provato un senso di responsabilità nel raccontare più dello Steve che abbiamo conosciuto. Abbiamo deciso di partecipare al libro di Brent e Rick per via della lungo rapporto di Brent proprio con Steve, un fatto che gli ha permesso di godere di una prospettiva unica. Il libro coglie Steve nel modo migliore, siamo felici di aver deciso di partecipare.
Recentemente anche Eddy Cue ha espresso soddisfazione per il progetto. Tim Cook, invece, ha voluto sottolineare la differenza tra l’imminente biografia e la precedente di Walter Isaacson, giudicando quest’ultima non in grado di rappresentare il vero Jobs.
La persona che leggo in quel libro è qualcuno con cui non avrei mai voluto lavorare in tutto questo tempo.
“Becoming Steve Jobs” uscirà domani negli Stati Uniti, sia in formato fisico che digitale, tra cui iBookstore e Amazon. Non è ancora dato sapere, invece, se l’opera abbia trovato un distributore italiano per la traduzione e la conseguente messa in vendita.