Apple sarebbe interessata alle fotocamere 3D di Sony, forse per aggiornare la tecnologia TrueDepth dei suoi iPhone. È quanto sostengono alcune fonti statunitensi, a seguito delle dichiarazioni del gruppo giapponese in merito all’avvio della produzione di particolari sensori per la rilevazione in tre dimensioni delle immagini.
Come ormai ampiamente noto, la tecnologia TrueDepth alla base di Face ID – sistema introdotto a partire da iPhone X – si avvale di sensori e di un proiettore all’infrarosso per identificare il viso dell’utente sulle tre dimensioni. Sony, tuttavia, avrebbe sviluppato un sistema ancora più efficace, non basato su sensori all’infrarosso bensì sul calcolo del tempo percorso dalla luce per raggiungere un oggetto, quindi sul percorso inverso relativo al suo riflesso.
Satoshi Yoshihara, manager generale della divisione sensori di Sony, ha confermato come la società stia avviando la produzione dei suoi chip e delle sue ottiche 3D, con un processo che dovrebbe raggiungere la piena operatività la prossima estate, per rispondere alle richieste di diversi produttori di smartphone. Sebbene l’azienda non abbia fatto i nomi dei possibili partner, Bloomberg sostiene fra questi possa esservi anche Apple.
È interessante notare come Ming-Chi Kuo, uno degli analisti più affidabili sul conto della mela morsicata, già lo scorso settembre ha ipotizzato il possibile interesse di Apple per le tecnologie ottiche “time of flight” (TOF), proprio quelle che Sony sta sviluppando. Questo perché non solo questi sensori sarebbero in grado di migliorare ulteriormente l’affidabilità di Face ID, un sistema già oggi ben strutturato, ma anche perché simili risorse potrebbero abilitare una ripresa in alta qualità di foto e video in 3D tramite le fotocamere posteriori. Al momento, però, non è dato sapere se le soluzioni Sony verranno adottate già con l’edizione 2019 degli smartphone del gruppo di Cupertino.