Una notizia inattesa si affaccia sull’universo dei partner Apple: GT Advanced, la società scelta da Cupertino per la produzione di pannelli in cristallo di zaffiro, ha affermato di voler dichiarare bancarotta secondo il Chapter 11 della legge fallimentare statunitense. La società, tuttavia, non avrebbe intenzione di interrompere le proprie attività.
È di certo un report insolito quello che proviene da uno dei fornitori più chiacchierati di Cupertino, poiché considerato un alleato strategico per gli iDevice attuali e quelli del futuro. Eppure, nonostante i successi raggiunti quest’anno dall’azienda con tanto di un impianto finanziato dalla Mela in Arizona, avanza lo spettro della bancarotta. Sembra che la strategia risponda alla necessità di liquidare i creditori, potendo però continuare a porre in essere le normali operazioni. Stando alle dichiarazioni delle testate statunitensi, al 28 settembre la società contava 85 milioni di dollari in cassa. Così spiega il presidente e CEO Tom Gutierrez:
La dichiarazione odierna non significa l’interruzione dei nostri business, piuttosto ci fornisce l’opportunità di eseguire i nostri piani su basi più solide, mantenendo le operazioni dei nostri business diversificati e migliorando i bilanci. Siamo convinti che il processo riabilitativo del Chapter 11 sia il miglior modo per riorganizzare e proteggere la nostra compagnia e per fornire un percorso al nostro futuro successo. Rimaniamo saldi nelle nostre radici di innovazione e nella nostra strategia di diversificazione. Pianifichiamo di continuare a operare come un leader tecnologico fra tutti i nostri business.
Cosa ne sarà del rapporto con Apple non è ancora dato sapere, ma questa scelta potrebbe essere funzionale a grandi introiti che arriveranno solo a partire dal prossimo anno, quando la transizione al cristallo di zaffiro sarà per Cupertino ormai completa. GT Advanced fornisce infatti i vetri per Apple Watch e Touch ID, mentre si ipotizza possa apparire sui futuri iPhone, data l’assenza negli attuali iPhone 6. Non ultimo, per alcuni analisti questa strategia potrebbe essere un primo passo nella piena acquisizione da parte del gruppo di Cupertino. È ancora prematuro, tuttavia, fare previsioni: se ne scoprirà di più nei prossimi mesi.