Apple appare sempre più interessata all’universo della guida autonoma. E sebbene questa nuova frontiera non sia sufficiente per confermare il progetto misterioso di una iCar, in quel di Cupertino il settore dell’automotive pare più vivo che mai. La scorsa settimana, sembra che Apple abbaia scritto all’U.S. National Highway Traffic Safety Administration, per richiedere una sostanziale equiparazione tra i nuovi attori del settore della guida autonoma e l’aziende che già da tempo vi sono impegnate. La notizia è stata lanciata dal Venture Beat, per poi trovare una conferma nella stessa mela morsicata.
Già da tempo Apple starebbe vagliano l’universo del machine learning, una disciplina che, almeno in futuro, potrebbe portare a grandi miglioramenti per i device targati mela morsicata. Fra le possibili applicazioni del machine learning, tuttavia, grande giovamento potrebbe trarne l’universo della guida autonoma, così come la stessa società di Cupertino pare confermare nella sua missiva:
Apple usa il machine learning per rendere i suoi prodotti e servizi più intelligenti, intuitivi e personali. La compagnia sta investendo fortemente nello studio del machine learning e dell’automazione ed è elettrizzata dai sistemi autonomi in molte aree, inclusi i trasporti.
Stando alle richieste della Mela, vi sarebbe una sostanziale disparità tra i produttori di automobili e i nuovi attori sul mercato, come Apple o Google, nella compliance ai Federal Motor Vehicle Safety Standards, in relazione ad attività di test di nuovi veicoli su strada. Per questo motivo, Cupertino avrebbe scritto alla National Highway Traffic Safety Administration per sottolineare come, in un’ottica di massimizzazione dei benefici e della sicurezza per le auto autonome, dovrebbe essere garantito uno spazio di azione eguale per tutti gli attori in gioco, così da rispettarne la concorrenza.
Non è però tutto, poiché Apple vorrebbe anche la nascita di un programma di sharing dei dati fra i vari produttori in gioco, basato sulle rilevazioni sugli incidenti stradali e altre informazioni di sicurezza, a cui tutti gli attori potrebbero attingere non solo per uniformare le risposte dei veicoli a uno standard condiviso, ma anche per aumentare la sicurezza globale di utenti e cittadini. Un database, tuttavia, che non dovrebbe andare a discapito della privacy degli automobilisti, né limitare le libertà fondamentali degli individui.
La lettera di Apple è stata poi confermata dal Financial Times, con una breve nota da un portavoce dell’azienda:
Abbiamo fornito i nostri commenti alla NHTSA perché Apple sta investendo fortemente nel machine learning e nei sistemi autonomi. Ci sono molte potenziali applicazioni per queste tecnologie, incluso il futuro dei trasporti, quindi vogliamo lavorare con la NHTSA per definire le best practices per l’industria.