Il tablet Apple si farà, ma non è cosa imminente. Dagli ultimi rumor sembra trasparire una nuova ennesima del progetto segreto di Cupertino, ma a differenza delle voci precedenti sembra scaturire un rinvio di qualche mese. Se tablet dovrà essere, insomma, la distribuzione inizierà soltanto nella seconda metà del 2010. Il rumor porta la firma e l’accredito di Max Wang e Joseph Tsai del Digitimes, i quali avrebbero carpito la notizia da fonti vicine alle aziende produttrici assoldate da Apple.
Foxconn Electronics, Quanta Computer e Pegatron Technology: sono questi i nomi impegnati nella produzione del tablet. Secondo quanto è stato possibile apprendere, il dispositivo potrebbe essere rilasciato in duplice versione: 10.6 pollici con schermo TFT LCD oppure 9.7 pollici OLED. Nessun’altra indicazione suddivide però le operazioni tra i vari produttori, lasciando intendere l’attuale fumosità delle voci raccolte. Dalle nuove indicazioni, però, si viene ad apprendere qualcosa di più relativamente al prezzo con cui il tablet potrebbe raggiungere il mercato.
I calcoli partono dal presupposto per cui LG Display produce ad oggi pannelli OLED da 9.7 pollici al costo di 500 dollari per unità. Stimando un peso dello schermo per il 30% del totale del device, il costo totale ammonterebbe a 1500/1700 dollari. Nella seconda metà del 2010 il costo potrebbe comunque scendere a 1200/1500 dollari in produzione, ovvero qualcosa come 2000 dollari circa per l’utente finale. Il prezzo potrebbe essere dimezzato invece per la versione da 10.6 pollici, stimata attorno agli 800/1000 dollari (Piper Jaffray riduce la stima a 500/700 dollari, indicando nel prossimo Settembre il momento giusto per la presentazione).
Va peraltro notato come gli investimenti in schermi OLED siano in grande crescita: l’uscita di nuovi device e l’aumento della concorrenza nel settore dovrebbe portare ad economie di scala importanti tali per cui il crollo dei costi di acquisizione e produzione implicherebbe margini migliori ed un approccio di maggior interesse sul mercato. L’attesa ed il temporaneo rinvio Apple potrebbe essere dettato da questa opportunità: temporeggiando in attesa di configurare la migliore delle soluzioni praticabili, Apple avrebbe deciso di aspettare un semestre di più per presentare un device che il mercato sembra richiedere ormai da anni. E c’è già chi si dice pronto all’appuntamento: tanto il New York Times quanto Wired USA hanno confermato di voler partorire una versione dedicata delle proprie pagine per poter portare i contenuti su quella che si promette come l’ennesima rivoluzione made in Cupertino.
Il quadro dei prezzi va completato infine con un’ultima considerazione fondamentale. Essendo il tablet un concept espressamente basato sull’utilizzo di contenuti provenienti dalla Rete, la disponibilità di una connessione 3G diviene fondamentale ed implicitamente compresa nel dispositivo. Questa caratteristica potrebbe permettere l’abbattimento del prezzo finale legando semplicemente il device ad un carrier esclusivo, così come fatto ad esempio inizialmente con l’iPhone. Sempre che, ovviamente, il tablet esista: PcWorld, ad esempio, è convinto del contrario.