Le indiscrezioni che si sono susseguite la scorsa settimana si sono rivelate veritiere: Apple ha lanciato da pochi minuti, sugli Apple Store online di tutto il mondo, una nuova versione low-end di iMac. Nessun cambiamento estetico rispetto al modello super-sottile attualmente in vendita: si tratta dell’introduzione di un esemplare da 21,5 di potenza e prezzo ridotti come entry-level della linea.
Il nuovo iMac di bassa fascia non si caratterizza di certo per le sue elevate prestazioni: monta infatti un processore Intel Core i5 dual-core da 1,4 GHz e con TurboBoost fino a 2,7 – praticamente la metà dell’ex modello entry level – a cui si aggiunge un disco fisso da 500 GB e una scheda grafica da Intel HD Graphics 5000. Dalle dimensioni a schermo di 21,5 pollici, affiancherà la normale linea degli altri iMac da 21,5 e 27 pollici.
Il prezzo è di 1.129 euro inclusi gli oneri di legge – 1.099 dollari negli Stati Uniti – e la consegna è già disponibile entro le 24 ore dall’ordine, segno di come Apple abbia stock molto forniti di questo nuovo desktop all-in-one.
Per diversi mesi gli analisti hanno discusso della possibile introduzione di un iMac teoricamente low cost, per conquistare gli switch e l’utenza di fascia d’acquisto medio bassa. E così sembra essere stato: tagliando sensibilmente le performance, con un processore forse più indicato all’universo dei laptop che ai desktop e una GPU non di certo fra le più quotate sul mercato, la Mela è riuscita a ridurne il prezzo di circa 200 euro. E probabilmente anche i consumi, considerate le basse richieste energetiche di una simile CPU.
Il confronto con gli altri modelli della linea, in particolare con quello immediatamente successivo, rischia però di essere fin troppo impietoso. Questi 200 euro di differenza portano, almeno sulla carta, a un dimezzamento delle specifiche hardware. La versione di iMac 21,5 da 1.329 euro, infatti, vede in dotazione un Intel Core i5 quad-core da 2,7 GHz con TurboBoost fino a 3,2, 8GB di RAM, un disco fisso di 1TB e la GPU integrata Intel Iris Pro Graphics. I restanti desktop da 21 e 27, invece, vedono progressivamente un aumento della capacità di calcolo del processore, la presenza di una scheda grafica NVIDIA dedicata e molto altro ancora.
Prevedere quale sarà la risposta del mercato non è facile, ma effettivamente una simile macchina può essere utile a un nutrito nugolo di utenti privi di esigenze particolari – la navigazione sul web, la visione di video, l’editing fotografico di base per gli account social – ma comunque desiderosi di sfruttare le potenzialità dell’universo OS X. Non resta che attendere, di conseguenza, le prime reazioni.