Dopo Google, Yahoo, Nokia e Intel è venuto il momento di Apple: Wall Street attende per questa notte la comunicazione dei dati trimestrali del gruppo di Cupertino. Di tutti gli indizi che promettono una trimestrale oltremodo positiva v’è la crescita che il gruppo ha registrato nell’andamento del valore azionario del titolo AAPL: l’ottimismo ha portato le azioni fino a 174 dollari (il record di sempre) chiudendo poi la settimana a quota 170.
Prima della comunicazione c’è ancora una giornata di contrattazioni: oggi si saprà se gli analisti sono convinti della scommessa maturata nelle ultime settimane (+37% negli ultimi 60 giorni), ma solo domani si capirà se le stime sono state eccessivamente ottimistiche o se invece la crescita è supportata dai dati di mercato. L’iPhone sarà ovviamente al centro di ogni discorso innanzitutto perchè rappresenta il nuovo prodotto di punta del gruppo, il prodotto che ne traina l’immagine ed il prodotto che tenta di differenziare in qualche modo il mercato della mela. Il telefono, però, è anche un concorrente interno all’iPod, rappresentandone una copia arricchita che potrebbe leggermente intaccare il mercato di quello che rimane indiscutibilmente il player più diffuso al mondo. Sull’iPhone c’è un dato che raccoglierà forti interessi: dopo il calo del prezzo del telefono (di cui molto s’è già discusso), a che livello si è assestato il ritmo di vendita? L’aumento nella distribuzione ha giustificato la scelta del clamoroso sconto del 30% dopo soli 60 giorni sul mercato? Il punto di riferimento è quello indicato da Jobs: entro la fine del 2008 Apple intende vendere 10 milioni di iPhone per raggiungere la quota dell’1% del mercato globale.
Le cifre del trimestre dovranno altresì fotografare l’andamento del comparto Mac: negli ultimi giorni si è diffusa una stima che vede i prodotti di Cupertino occupare ormai oltre il 6.3% del mercato USA dietro a Dell (28%), HP (24.3%), Toshiba (5.2%) e Gateway (5.2%). Piper Jaffray prevede poco più di 2 milioni di unità distribuite nei tre mesi di riferimento e Gartner indica una crescita all’8.1% del mercato che proietterebbe Cupertino in terza posizione nella classifica preindicata.
Per la trimestrale conclusasi in settembre gli analisti Thomson Financial si attendono un guadagno di 86 centesimi per azione, il che implica una nuova importante crescita rispetto agli 0.65 previsti dal gruppo ed agli 0.62 registrati l’anno precedente. Da più parti ci si attende dunque un risultato esaltante, ma in linea con quelle che sono le nuove aspettative maturate.