Non è servita a molto la campagna provocatoria “We Love Apple” per confermare la potenza di Flash: Adobe, infatti, continuerebbe a perdere terreno nei confronti di Apple. A quanto pare, sempre più società hanno deciso di abbracciare il formato HTML5 supportato da Cupertino, abbandonando progressivamente l’uso estensivo di Flash.
Questa tendenza sarebbe confermata dagli stessi operatori di settore, quali webdesigner e webmaster, che sempre con più insistenza si sentono richiedere la conversione di siti Web in un formato iPad compatibile. Si tratta di nomi decisamente importanti nel mondo della creatività online, come Ninth Degree Inc., la società che ha sviluppato i siti per NASA e Sanyo.
Ma a confermare questo trend non sono solo le Web agency. Anche gli editori, infatti, non vogliono farsi sfuggire l’occasione di utilizzare estensivamente HTML5: è il caso di Sport Illustrated, il cui portare solitamente arriva quasi ad abusare della tecnologia Flash. Questa roccaforte Web di Adobe, tuttavia, è crollata la scorsa settimana, quando Time Warner ha annunciato le proprie applicazioni ufficiali completamente compatibili con HTML5.
Anche Venveo LLC, società di produzioni online, e Carnival Corp, il più grande operatore mondiale di crociere, hanno deciso di spingere sul versante HTML5. In particolare Carnival è stato il precursore di questa tendenza, eliminando gran parte di Flash già lo scorso anno in modo da non incorrere in problemi di rendering su iPhone. Jordan Corredera, il direttore di questa azienda, ha specificato come iPad e iPhone abbiano costretto gli sviluppatori a conoscere nuove alternative a Flash che, tutto sommato, si sono rivelate addirittura migliori del software targato Adobe.
Tuttavia, come sostenuto da Jeffrey Hammond di Forrester Research, HTML5 non è ancora uno standard maturo e, per questo motivo, passeranno ancora degli anni prima che possa diventare la soluzione di preferenza del Web. Nel frattempo, però, Adobe potrebbe iniziare a subire danni, sia d’immagine che economici, dall’abbandono della propria tecnologia multimediale. Sebbene Flash, in sé, apporti solo un 5% ai guadagni dell’azienda, la sua struttura è integrata in moltissimi altri strumenti Adobe.
La partita, al momento, si gioca sul settore mobile e, non ultimo, sulla tecnologia dedicata ai filmati online. Ma, qualora questo trend continuasse ad ampliarsi, non è detto che le aziende decidano di mantenere Flash anche sui siti dedicati alla visualizzazione via computer.
Probabilmente, è proprio per questo motivo che Adobe ha deciso di collaborare con Condè Nast, la casa editrice di Wired. Le due società starebbero sviluppando un’applicazione per iPad che, epurata da Flash, potrebbe facilmente ricadere nelle condizioni di utilizzo previste da Apple.
Nel frattempo, non ci resta che chiedersi se l’epoca di Flash si sia definitivamente conclusa.