Da marzo 2023, il panorama digitale europeo è stato rivoluzionato dall’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA). Questo nuovo regolamento rappresenta un passo fondamentale per contrastare il potere smisurato di alcune grandi aziende tech, come Google, Amazon, Apple e Meta. A causa di questa legislazione, o meglio dell’interpretazione di questa legislazione, Apple ha preferito prendere tempo e ritardare quindi l’integrazione di Apple Intelligence in iOS 18, oltre ad altre feature come il mirroring iPhone Mac e la condivisione dello schermo per non incappare in procedure di infrazione o salatissime multe. Ma a Bruxelles questa decisione non è passata inosservata.
Margrethe Vestager, commissaria alla Concorrenza, ha lasciato una dichiarazione che non lascia adito a dubbi:
“Trovo molto interessante che affermino di voler impiegare l’IA in settori dove non sono obbligati a stimolare la competizione. Penso che questa sia la dichiarazione pubblica più sorprendente di tutte, perché dimostra che sono consapevoli al 100% che si tratta di un modo per disabilitare la concorrenza nei settori dove già detengono una posizione dominante”.
Non è la prima volta che Margrethe Vestager si scontra con Apple. E non solo. Lo scorso marzo infatti la la Commissione aveva aperto un’indagine contro Google, Meta e la stessa Apple per sospette violazioni del Digital Markets Act. Le indagini di Bruxelles sono concentrate su Google Play e Google Search di Alphabet, l’App Store e la schermata di ricerca di Safari e il «modello di pagamento e consenso» di Meta, azienda a cui fanno capo Facebook, Instagram e WhatsApp.
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